Le Marche e il Cilento unite nel segno del turismo
Più che di una conferenza stampa, l’incontro andato in scena giovedì 30 ottobre nella Sala Giunta del Palazzo comunale si è rivelato essere “uno scambio di opinioni e di punti di vista inerenti al progetto già avviato “Took cm. Transfer of Organized Knowledge Marche–Cilento Countryside”, gemellaggio tra il Comune di Corinaldo e sei Comuni del Cilento, territorio situato in provincia di Salerno”: Tortorella – Comune capofila – Camerota, Casaleto Spartani, Morigertati, Piaggine e Rofrano.
Un’iniziativa che ha fatto seguito all’incontro già avvenuto in Campania lo scorso gennaio dove ad essere ospitato è stato il Comune di Corinaldo. A sottolineare come una simile iniziativa si sia originata è intervenuto il prof. Ernesto Marcheggiani dell’Università Politecnica delle Marche che, assieme all’architetto Vello e al Professor Luzi dell’università di Ancona, hanno coordinato diversi aspetti del progetto.
“Circa un anno e mezzo fa – ha affermato Marcheggiani – in risposta ad una serie di istanze abbiamo preso parte ad alcune sessioni predisposte dall’Università di Salerno. Sessioni incentrate in particolare sullo sviluppo del territorio. In particolare, in occasione di un incontro in cui si parlava di turismo sostenibile (cioè il valore aggiunto che, tramite le proprie eccellenze, i Comuni possono offrire ai turisti e ai cittadini stessi: lo stesso concetto che sta alla base dello stesso gemellaggio tra Marche e Cilento), grazie anche alla collaborazione e al sostegno del prof. Federico Lasco, attualmente al timone del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, è stato possibile concretizzare quella che, all’inizio, era solo un’idea“.
Un’idea che, nel frattempo, stava sempre più interessando gli amministratori dei sei Comuni cilentani. Il perché lo ha spiegato ancora Marcheggiani: “I Comuni cilentani si sono interessati perché il turismo rappresenta uno dei punti cult per risalire la china. In particolare attraverso lo scambio di buone pratiche, autentico prototipo di collaborazionismo. A proposito di collaborazionismo, per rendere al meglio il progetto appena iniziato è stato necessario un Comune che incarnasse il perfetto contraltare. La scelta è caduta quasi immediatamente su Corinaldo, grazie alle sue eccellenze e a quanto di buono le Amministrazioni Comunali hanno portato a termine“.
“L’accesso al co-finanziamento regionale sarà a sportello – ha aggiunto Marcheggiani – mentre il tema dell’Albergo Diffuso e altre tematiche procederanno di pari passo con questo progetto“.
“Non nascondo – ha preso la parola subito dopo il sindaco Matteo Principi – che, fin dal principio, abbiamo intuito le enormi potenzialità che stavano dietro questo progetto. Certo è che anche le piccole realtà come la nostra, con quello che producono soprattutto tramite le loro eccellenze, occupano una posizione di rilievo. Un simile progetto di gemellaggio, grazie a spazi sempre maggiori, ci darà una grossa mano a farci conoscere, anche a livello europeo“.
Per centrare un simile obiettivo, ha continuato Principi, sarà necessario edificare progetti alternativi che rechino ulteriori introiti a vantaggio di Corinaldo stessa. “Mi riferisco – ha precisato il primo cittadino corinaldese – al recupero dei centri storici, all’agricoltura, alle realtàartigianali e quant’altro ancora. Abbiamo intrapreso una strada corretta, in un ambiente sereno che ci procurerà ulteriori amicizie“.
Quindi, a turno, hanno preso la parola sindaci e altri esponenti dei sei Comuni cilentani, i quali hanno sottolineato quasi in coro la bontà del progetto e i vantaggi che se ne ricaveranno. Tra i partecipanti all’incontro anche Aldo Balducci, presidente dell’Asa, che ha espresso piena solidarietà al progetto, e l’assessore alla Cultura Giorgia Fabri, la quale ha evidenziato le parole chiave che stanno alla base del progetto stesso: “Identità, confronto, coesione sociale e, soprattutto, cultura, intesa come scambio culturale da cui ognuno possa trarre beneficio“.
dal Comune di Corinaldo
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