La violenta perturbazione che ha interessato anche il nostro Comune, lo scorso 26 luglio, ha creato notevoli disagi alla cittadinanza, danneggiando gravemente infrastrutture e abitazioni.



Inoltre, ha sollevato dei quesiti che in larga parte sono gli stessi che circolavano dopo l’alluvione del 3 maggio e che, ahimè, sembrano rimasti inascoltati.

Se è vero che le piogge di quest’anno sono state eventi eccezionali nella loro violenza e imprevedibilità, è anche vero che nel nostro territorio, specialmente nelle zone di campagna e lontano dai centri abitati, le opere di manutenzione ordinaria (pulizia dei fossi e delle fognature, sfalcio della vegetazione infestante, monitoraggio ed eventuale abbattimento di alberi pericolanti) sono svolte senza un calendario, una pianificazione, o molto spesso non sono svolte per niente.

Con il rischio concreto di dover spendere una cifra enorme per risarcire i danni, quando si sarebbe potuto spendere molto meno in opere di prevenzione ed evitare che una giornata di pioggia si trasformi in un evento catastrofico. Allora mi chiedo: perché il Comune non si decide ad adottare un regolamento che disciplini la manutenzione del paesaggio urbano e rurale con interventi programmati e puntuali?

Perché non si cerca di coinvolgere la cittadinanza in opere di prevenzione del territorio (attraverso il volontariato o trovando accordi di tipo economico con i privati per l’esecuzione dei lavori)?

Perché non si crea un filo diretto con la cittadinanza (sportello ambientale, F.A.Q. sul sito del Comune, ecc… ), per rispondere a eventuali domande di carattere ambientale?

Confido che l’attuale Amministrazione di Trecastelli rifletta sulla necessità di investire sulla manutenzione del territorio il più presto possibile, così da non trovarci impreparati alla prossima perturbazione.

da Nicola Angeloni
Lista Civica “Trecastelli ai Cittadini”