Presentato Odg a Trecastelli contro la “riforma del Senato”
Spesso, troppo spesso oramai, le assemblee elettive, tra questi i consigli comunali, si trasformano nella “morta gora” della democrazia, dove stagnano inconcludenti discussioni private del confronto e del contatto con la società e i suoi bisogni, primo, indispensabile, quello della democrazia.
Non stupisce perciò, che mentre il Parlamento sta discutendo della “riforma” del Senato e di una nuova legge elettorale ipermaggioritaria in barba alla sentenza e al disposto della Corte Costituzione, nel Paese e soprattutto nelle istituzioni locali regnino indifferenza e silenzio, e manchi il sussulto democratico e il bisogno di produrre iniziativa.
“Si parva licet“, se è consentito ai piccoli, noi della lista Solidarietà-Parecipazione, nel piccolo Comune di Trecastelli, proviamo con questo ordine del giorno, a dare dignità al nostro consiglio e se sarà approvato, a intraprendere un’iniziativa che permetta ai cittadini di riprendere voce e poter davvero scegliere.
Ci auguriamo di essere imitati, anzi auspichiamo che altrove più e meglio di noi altri siano capaci di fare, e uscire dalla prigione del senso comune che trasforma tanti consigli comunali in noiose e grottesche riunioni di condominio.
Di seguito, l’ordine del giorno presentato dalla Lista Solidarietà-Partecipazione:
Il Consiglio Comunale di Trecastelli
Ricordato che in queste settimane il Parlamento Italiano sta esaminando la cosiddetta riforma del Senato e in connessione a questa la modifica degli articoli della Costituzione che determinano e disciplinano questa Istituzione;
ricordato altresì, che collegata a questa discussione è all’esame una nuova legge elettorale, determinata anche dal fatto che la Corte Costituzionale ha dichiarato in molte parti illegittima quella in vigore e con la quale è stato eletto l’attuale Parlamento, raccomandando e di fatto rideteminando le regole auree della proporzionalità e della libera scelta dei candidati, che la nuova legge dovrebbe rispettare in ossequio ai principi che la Costituzione valorizza e garantisce;
rilevato quindi, che le materie in discussione riguardano le fondamenta democratiche sulle quali è edificata la Repubblica e che tali passaggi hanno il dovere di un ampia partecipazione popolare e il coinvolgimento pieno di tutte le componenti della società italiana, tra questi gli enti locali e le loro rappresentanze democratiche;
rilevato, al contrario, che il Parlamento, per altro, espresso da una legge elettorale che la Corte ha ritenuto illegittima, ha invece scelto un iter per la modifica del Senato e della legge elettorale , un iter “consueto”, anzi caratterizzato dalle procedure d’urgenza che limitano il confronto e il dibattito e soprattutto il più ampio coinvolgimento democratico;
ritiene di esprimere al Presidente della Repubblica, garante della lettera e dello spirito costituzionale, ai Presidenti dei due rami del Parlamento, il proprio dissenso e la propria contrarietà al metodo e al merito con cui questa azione di revisione Costituzionale viene realizzata;
chiede agli stessi di intervenire sul Governo per richiamarlo a una procedura rispettosa delle articolazioni istituzionali dello stato e, soprattutto dei cittadini e del loro diritto alla democrazia che, in materie come queste abbisogna di momenti e sedi di informazione e consultazione;
impegna la giunta e le rappresentanze del consiglio comunale a verificare a riforma realizzata,la possibilità di resistere e ricorrere nelle sedi opportune, non ultima la Corte Costituzionale a tutela dei principi della carta e dei diritti dei cittadini.
dalla Lista Solidarietà-Partecipazione – Trecastelli
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