Trecastelli, il finanziamento regionale per la fusione dei comuni vale solo per due anni
L’avevamo detto in campagna elettorale che il finanziamento regionale previsto a sostegno del nuovo Comune di Trecastelli ammontava a 280.000 euro per due anni, mentre per gli otto anni successivi l’importo sarebbe stato subordinato alle disponibilità finanziarie e alle scelte di bilancio della regione: nulla di diverso da quanto riportato nell’ art. 4 della legge regionale 18 del 2013.
Eravamo stati accusati di fare illazioni, di allarmismi ingiustificati dato che il sig. Conigli il 23 maggio, a due giorni dal voto, sbandiera un documento in cui, secondo lui, la Regione ‘garantisce’ a Trecastelli 280.000 euro per tutti e dieci anni.
Ora, finalmente, seppur con qualche fatica, abbiamo potuto consultare il famoso documento: incredibile e insieme triste. Infatti nel documento, una delibera del 19 maggio (indiscutibile il tempismo), si parla sì di un finanziamento decennale, si parla sì dei 280.000 euro ma nel rispetto di quanto “previsto dall’ art. 4 della legge regionale n° 18 del 2013“.
E si ritorna all’inizio, a quanto noi avevamo detto! E’ evidente, per chi volesse dilettarsi a leggere la delibera, che la sintassi è funzionale a garantire una buona campagna elettorale.
Chi è il “magliaro” e chi è Decio Cavallo, l’acquirente della Fontana di Trevi del film di Steno? Certo che Spacca e la sua giunta sono straordinari illusionisti, capaci di magnificare il poco e far brillare il nulla. Certo che il fatto che il fondo abbia garanzie temporali coincidenti con il fine legislatura regionale induce a pensar male. Ma dobbiamo pensare che Conigli e la sua giunta siano solo degli ingenui, dobbiamo ritenere che sia solo la superficialità ad averli indotti a non approfondire e quindi chiedere ulteriori atti per garantire a Trecastelli le risorse necessarie e rendere fattivo il percorso di fusione che richiederà sforzi, laboriosità ma anche denari?
Se così fosse c’è da essere preoccupati! Chi rappresenta la comunità è ingenuo, superficiale e forse pavido tanto da fidarsi di qualche tranquillizzante pacca sulle spalle, di “qualche assessore regionale di riferimento”, senza invece pretendere chiarimenti e impegni specifici e chiaramente sottoscritti? Non si preoccupi, l’aiuteremo noi a trovare quel coraggio, portando la discussione in consiglio comunale.
Per intanto ci attendiamo le scuse, oltreché il ringraziamento del Sindaco visto che le nostre “illazioni” si sono rivelate verità che obbligano l’Amministrazione ad intraprendere azioni in merito, e le sue rassicurazioni purtroppo solo aria fritta.
da Giuseppina Fattori,
Gruppo Solidarietà Partecipazione
Recitava un vecchio adagio.
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