Carissimi Redattori del programma Rai Caterpillar,

la scelta fatta alcuni anni fa di eleggere Senigallia e il suo entroterra sede della vostra manifestazione estiva, di farne una specie di capitale di una comunità composta dai protagonisti della società civile e dell’impegno, caratterizzata dal divertimento intelligente che è la costante del vostro quotidiano lavoro radiofonico, è un bellissimo regalo per tutti noi che questi luoghi viviamo.


Le giornate del Caterraduno sono un appuntamento che definirei socratico, dove ironia e intelligenza servono a cavar fuori domande e riflessioni, stimolare senso civico, a coinvolgere nella solidarietà.

Penso che questo modo di fare informazione e spettacolo non può che accompagnarsi con la curiosità di conoscere e la voglia di capire, insomma il bisogno di fare inchiesta, la bella parola degli anni della speranza: di qui la sorpresa per certi momenti della vostra trasmissione, quelli del riguardo alle istituzioni locali, per carità meritevoli di riconoscimento in alcuni casi, ma forse, da aiutare a migliorare con lo stimolo della critica che nasce dalla verità. 

Il 25 giugno, per esempio, in una vostra intervista ho ascoltato l’assessore del mio Comune, Trecastelli, prodursi in una narrazione fantasiosa, in un’agiografia mitologica di un progetto che invece sconta problemi grandi e ritardi gravi, che meritavano e meritano di essere sottolineati appunto per stimolare l’istituzione.

Ora, a chi meglio di voi, il dovere maieutico di questo compito? La vostra è una “radio sociale” che si  materializza e diventa efficace soprattutto se pratica, come spesso sa fare, l’uso della dialettica e del confronto, anche se chi ha da essere stimolato ha un gran senso dell’ospitalità.

da
Giuseppina Fattori
Gruppo Solidarietà Partecipazione Trecastelli