E’ iniziata la nuova avventura politico-amministrativa di Trecastelli, dovrebbe essere una pagina nuova da scrivere, uno spazio di sperimentazione, un tentativo di costruire una rete di relazioni democratiche capace di catturare tutte le disponibilità, la volontà di partecipazione, gli entusiasmi.



Per questo ci sarebbe piaciuto nel primo consiglio comunale di “essere stupiti”, con scelte e proposte per l’esecutivo in sintonia con questi obbiettivi. Invece, purtroppo dal cilindro della maggioranza sono usciti i soliti conigli. Non è un giudizio sulle persone, che valuteremo cammin facendo e alle quali, per il bene di tutti noi, auguriamo il miglior successo.

E’ una considerazione che viene dai fatti. Non sono fatti le lamentele e le critiche che parte della maggioranza ha avanzato per queste scelte? Non sono fatti le reticenze del sindaco sui criteri che hanno determinato promozioni ed esclusioni e che lasciano intravvedere il peso del passato sulla composizione dell’esecutivo e testimoniare il peso delle “autorevolezze oligarchiche” nelle sue decisioni? Non sono fatti aver assunto come definitiva una proposta di pianta organica fatta nel periodo commissariale che prevede un nuovo apicale nel già nutrito organico dirigenziale? Non sono fatti non far cenno alla necessità di un nuovo statuto comunale costruito con sforzo partecipativo e adeguato alla nuova realtà sociale e politica che il nuovo ente rappresenta?

Toccherà quindi al consiglio dare il contributo più autorevole per aiutare a superare queste titubanze impegnandoci a dare al consiglio quel ruolo di direzione e d’indirizzo che gli compete e che può, anzi dovrà, far trovare al sindaco quel coraggio che  ora ha dimostrato di non avere.

Consiglieri di opposizione gruppo Solidarietà Partecipazione