Ad Arcevia giornata di denuncia contro l’abuso del diserbo chimico
Sabato 17 maggio, presso la cooperativa “La Terra e il Cielo” di Piticchio di Arcevia si terrà un convegno “ALTERNATIVE AL DISERBO CHIMICO SULLE STRADE E NEI CAMPI” per una memorabile giornata di denuncia dei danni derivanti dall’abuso del diserbo chimico.
Il convegno è organizzato da diversi soggetti che collaborano tra loro: Accademia delle Erbe, PAN Italia, Comitato NOPEST, REES Marche, Tavolo DES Misa e Nevola, Coop Forestalp, ACU Marche.
Sono previste numerose relazioni di esperti (Jacopo Angelini, delegato WWF Marche; Giovanni Beghini, medico ISDE Italia; Fabio Taffetani, docente di botanica presso l’Università Politecnica delle Marche; Adriano Marini, sindaco di Malosco (TN); Franco Trinca dell’associazione NOGM; Andrea Dignani, geologo; Paolo Ciarimboli, az.bio Case Bottano) e inoltre faranno da corollario al convegno/ dibattito numerose attività all’aperto, come la simbolica ripulitura manuale di una scarpata, la benaugurante parentesi di “guerrilla gardening”, cioè la distribuzione sul terreno di bombe di semi, e un laboratorio di riconoscimento di erbe spontanee sotto la guida del prof. Taffetani.
I partecipanti potranno altresi’ usufruire di un pranzo a base di prodotti biologici ed erbe spontanee preparato da “La Terra e il Cielo” (su prenotazione a info@terraecielo.it).
Sempre più agricoltori abusano sistematicamente della pratica irrazionale e dannosa del diserbo chimico nelle campagne delle nostre regioni, un territorio che dovrebbe avere cultura, tradizioni, prodotti, paesaggio e ambiente tra le risorse più preziose e condivise. Le cosiddette “erbacce”non vengono più estirpate manualmente o meccanicamente, ma si preferisce far ricorso a molecole chimiche in grado di bloccarne il sistema ormonale.
Tutto ciò nonostante l’agricoltura biologica abbia da tempo riscoperto i vantaggi del mantenimento controllato delle erbe nei campi (inerbimento), che assicura la difesa del suolo dall’erosione, la conservazione dell’humus e della biologia del terreno, una crescita più sana delle piante ed una superiore qualità organolettica dei frutti.
I diserbanti chimici sono inoltre proposti da amministrazioniamministrazioni locali, ANAS e società autostrade come alternativa allo sfalcio per la manutenzione delle strade pubbliche, anche grazie al sostegno e alla pressione delle industrie chimiche che producono il diserbante più aggressivo e meno selettivo oggi sul mercato: il glyphosate.
Esistono almeno quattro ragioni fondamentali perché i diserbanti chimici non devono essere più utilizzati:
1) essi sono altamente nocivi alla salute umana, gravemente indiziati di ingenerare tumori e linfomi;
2) sono estremamente deleteri per la fauna degli ambienti erbosi e per la biodiversità;
3) inquinano gravemente le falde acquifere con ripercussioni incalcolabili sulle acque potabili;
4) si rivelano a lungo termine inutili e controproducenti, selezionando un numero ristretto di erbe infestanti sempre più tenaci.
Il presunto risparmio di lavoro che il diserbo chimico consente rispetto a quello meccanico non può più essere calcolato in termini puramente aziendali o economici, come è stato fatto dissennatamente finora. Se nel computo si immettono i molteplici costi sociali, biologici, ambientali che il suo uso comporta, il bilancio mostra tutta la sua non più occultabile cecità.
Vogliamo con questo convegno, non dover più assistere all’effetto devastantante nelle nostre strade e nelle nostre campagne di veleni distribuiti irrazionalmente, cinicamente spacciati come innocui e facilmente degradabili da parte di chi antepone il profitto al benessere di quanti lavorano nei campi, vivono nelle aree agricole e consumano i prodotti della terra, oltre che di chi viene da turista nelle nostre sfortunate campagne. Coltiviamo la vita… non seminiamo la morte!
da Associazione R.E.E.S. Marche
a presto Manlio Marchetti senigallia
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Valmisa.com e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!