Serra de’ Conti, Tassi: “Un maxi-Comune che accorpi Senigallia e tutti i centri”
"Questa ipotesi di prospettiva potrebbe essere utile, e una verifica andrebbe compiuta"
Un maxi-Comune che accorpi Senigallia e tutti i centri del senigalliese? Seppure per l’immediato siano maturate nel comprensorio, in tema di associazionismo intercomunale, svariate scelte alternative (anche perché le scadenze di legge premono), una riflessione su questa ipotesi di prospettiva potrebbe essere utile, e una verifica andrebbe compiuta.
E’ questa l’opinione del Sindaco di Serra de’ Conti Arduino Tassi che ha scritto, a questo proposito, al Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi (Presidente di Anci Marche) ed al Sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi (nella sua qualità di Presidente del Cogesco, Consorzio dei Comuni dell’area Misa-Nevola) per rappresentare l’opportunità che sull’ambito ottimale per l’associazionismo fra comuni si avvii una concreta fase di consultazione, interscambio ed analisi.
Al di là delle scelte che le Amministrazioni Locali faranno in tema di associazionismo entro il 31 dicembre prossimo, e di quelle già operate, Tassi ritiene infatti che in una prospettiva di medio periodo sia necessario “trovare la dimensione aggregativa giusta”, che dovrebbe beninteso essere poi accompagnata da un “sistema di incentivi, ben pianificati a livello regionale”. Di qui l’invito a Mangialardi quale Presidente di Anci Marche ed a Bomprezzi quale Presidente del Cogesco perché incoraggino il confronto su questi temi: la dimensione giusta ad avviso di Tassi sarebbe appunto quella oggi coincidente, di massima, con l’ambito territoriale del Consorzio dei Comuni Cogesco e dell’Ambito Territoriale Sociale: vale a dire l’intero hinterland senigalliese “da Arcevia a Senigallia”, un’area -scrive Tassi- “in cui siamo già abituati da decenni a collaborare come Comuni (nel Consorzio, nel campo sociale, come Conferenza dei Sindaci, per la sanità, ecc.)”, e nel quale, aggiunge il Sindaco di Serra de’ Conti, anche il settore privato opera ormai con dimensioni analoghe. E’ appunto in quest’ambito che “si possono trovare le soluzioni più razionali ed efficaci”.
L’auspicio di Tassi non è quello che si dia corso ad un “dibattito astratto”, ma che si prendano in considerazione alcune esperienze paradigmatiche (ad es. Carpi, Lugo di Romagna, ecc.), dove sono maturati iter di fusione comprensoriale; e suggerisce la prospettiva “a tutti i Sindaci del Cogesco, senza nessun intento provocatorio o polemico, perché -scrive- sono convinto che possano trarne beneficio i nostri territori, il nostro sviluppo.” E’ infatti su questa dimensione -così proseguei- “che si può parlare in modo adeguato e moderno di ‘programmazione urbanistica e degli insediamenti produttivi’, di ‘formazione e gestione del personale’, di ‘informatizzazione ed elaborazione dati’, di ‘manutenzione del territorio e della viabilità’, senza per questo spersonalizzare i rapporti politici, culturali e sociali con la sola logica dei numeri, né annullare municipalità e identità storiche”.
Se abbiamo i Trecastelli, possiamo avere un Maremonti. Anche i singoli costi dei comuni potranno essere redistribuiti in ambito comprensoriale, vedasi Polizia locale etc.
Leonardo Maria Conti
Senigallia
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