Il consiglio comunale di Ostra ha approvato, nella seduta di venerdi 12 maggio, la proposta di legge regionale relativa al riconoscimento dell’elettorato attivo e passivo alle elezioni amministrative agli immigrati extracomunitari.
Proposta di legge regionale significa che almeno 5 consigli comunali presentano al consiglio regionale una proposta di legge che da quest’ultimo sarà valutata ed eventualmente approvata. La proposta di legge è composta di tre articoli, di cui il primo prevede l’attribuzione del diritto di voto attivo e passivo alle elezioni amministrative agli stranieri e agli apolidi soggiornanti in un comune italiano da almeno 6 anni e residenti da almeno 2 anni in un comune della regione Marche.

Tali soggetti devono essere in possesso di un titolo di soggiorno (che deve essere suscettibile di rinnovo) da almeno sei mesi. Il secondo articolo chiarisce che per l’esercizio dell’elettorato attivo e passivo di tali soggetti valgono, ovviamente, tutti i requisiti, le regole e le procedure stabiliti per il cittadino italiano.
Infine, con il terzo articolo si attribuisce alla Giunta Regionale, la disciplina della materia attraverso la redazione di un apposito Regolamento.
L’iniziativa, partita dal comune di Jesi, che l’aveva precedentemente approvata nel proprio consiglio comunale, è stata votata anche in altri comuni della regione.
Ad Ostra soltanto i consiglieri del centro-sinistra hanno votato a favore della proposta, mentre il centro-destra, durante la discussione del punto all’OdG, ha evitato di entrare nel merito dell’argomento, adducendo argomentazioni pretestuose, come ad esempio la incostituzionalità dell’argomento, il fatto che lo stesso non è materia giuridica regionale, ma nazionale, o, ancora, il fatto che l’argomento non fosse prima stato discusso con i cittadini italiani residenti nel comune.
I consiglieri del centro-sinistra hanno quindi buoni motivi per credere che queste argomentazioni sono state addotte per evitare di esplicitare i veri motivi per cui il centro-destra avrebbe votato contro una tale proposta e cioè la loro contrarietà ad attribuire diritti agli immigrati residenti nel nostro territorio.
Le motivazioni del centro-sinistra, incluse nel punto all’ordine del giorno, prendono invece in considerazione il manifestarsi sempre più concreto di una realtà di cui è giunta l’ora di prendere coscienza.
Premesso che tutti coloro che entrano e vivono nel territorio italiano (sia cittadini italiani che stranieri), sono obbligati al rispetto delle leggi e dell’Ordinamento che il nostro Paese si è dato dalla Resistenza ad oggi, va considerato che gli immigrati costituiscono una realtà sociale, economica e politica del nostro paese e soprattutto delle nostre comunità locali, che acquisisce ogni giorno dimensioni più elevate: oggi in Italia la popolazione migrante di provenienza extra-europea supera il 4% della popolazione (ad ostra gli immigrati residenti sono circa 400, che corrisponde a circa il 6,7% della popolazione locale). Le nostre città rappresentano una meta per coloro che, spesso in fuga da situazioni di grave difficoltà nei loro paesi d’origine (guerre, persecuzioni, povertà, carestie,e cc..) sono alla ricerca di migliori opportunità per una vita più serena.
Questi soggetti entrano a far parte della realtà locale, nella quale si inseriscono spesso in modo definitivo, utilizzandone i beni e i servizi e contribuendo all’economia locale attraverso il proprio lavoro (svolgendo quasi sempre tipologie di attività non più svolte dagli italiani) e con le proprie tasse.
I diritti di elettorato attivo e passivo sono stati attribuiti agli immigrati extracomunitari già da altri Paesi tra cui Irlanda (1963), Svezia (1975), Danimarca (1981), Olanda (1985), Norvegia (1993).
Per questi e per altri motivi elencati nell’OdG presentato, i consiglieri del centro-sinistra hanno votato a favore della proposta.

dai Consiglieri di maggioranza del Comune di Ostra