A seguito del convegno svoltosi il 29 ottobre scorso sul tema dell’albergo diffuso, cui ha partecipato il Prof. Giancarlo Dall’Ara (docente di marketing turistico ed esperto in questo campo specifico), l’Amministrazione comunale sta continuando l’opera di sensibilizzazione verso coloro che sono interessati a questa nuova prospettiva della ricettività turistica.



Venerdì 8 febbraio, alle ore 21, è infatti previsto un incontro con la Dott.ssa Silvia Santolini, titolare dell’albergo “Le Case Antiche” di Verrucchio (all’interno del riminese), la quale racconterà la sua esperienza professionale e imprenditoriale.

Sarà l’occasione per un confronto con gli operatori del centro storico (commercianti e pubblici esercizi), ma anche con i giovani che volessero cimentarsi in questa attività (i cui “numeri” in termini di presenze, sono nettamente in crescita sul piano regionale e nazionale), con i proprietari di appartamenti sfitti che potrebbero investire con una prospettiva di rientro, in un momento storico di forte difficoltà in ambito edilizio.

Anche tutto il settore dei produttori enogastronomici può ricevere benefici dall’albergo diffuso, infatti il cliente potenziale è interessato al territorio in tutti i suoi aspetti ambientali, storici, paesaggistici e, appunto, enogastronomici.

L’albergo diffuso è a tutti gli effetti una struttura ricettiva, un’impresa alberghiera che nasce per l’ospitalità turistica ma, invece di un’unica entità immobiliare, si avvale degli appartamenti nel centro storico, con una sola reception centralizzata per le prenotazioni, l’accoglienza e la gestione organizzativa, non dispone di ristorazione ma si avvale di quella già esistente, per la quale costituisce un’ulteriore opportunità.

Il Comune non può certo fare l’albergatore, tuttavia può sostenere e favorire questa iniziativa che porterebbe dei vantaggi notevoli al centro storico (recupero edilizio, attività commerciali) e a tutto il territorio (ristoranti, show room, produttori enogastronomici, musei e attività culturali, ecc.).

dal Comune di Serra de’ Conti