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Donazione di opere d’arte al Comune di Corinaldo

Vittorio VenturoliIl patrimonio artistico e storico–culturale del comune di Corinaldo si arricchisce ulteriormente, in particolar modo la quadreria comunale si implementa con l’acquisizione di alcune opere di considerevole valore storico e artistico.



Infatti, il N.H. Vittorio Venturoli Orlandi Romaldi, discendente di una delle storiche famiglie di Corinaldo, nei giorni scorsi ha inteso far dono al Comune di quattro quadri con cornice ed apposite targhette in metallo quali opportune didascalie.

Si tratta del dipinto “La Figlia di S. M. Carlo” (autore dell’opera Van Dyck), nella esecuzione del ceramista Borzonetti di Fabriano, nonché di altre tre opere riproducenti rispettivamente la “N. D. Doralice Ricci Orlandi Romaldi”, il “N. H. Gian Battista Orlandi Romaldi” e la “Contessa Elena Orlandi Romaldi Pasqui”, tutti donati dal predetto erede discendente della omonima famiglia.

Non è la prima volta che Vittorio Venturoli dona al comune di Corinaldo oggetti d’arte che ben figurano a tutt’oggi sia nella civica raccolta d’arte Claudio Ridolfi, recentemente riallestita ed aperta in alcuni suggestivi locali del palazzo ex pp Agostiniani, sia nell’ufficio del Sindaco, nel quale, peraltro, sono stati debitamente allocati i quadri in parola.

Queste opere vanno come detto ad implementare la già cospicua dotazione di beni mobili e immobili che il comune gorettiano può vantare, consistente in quadri, statue lignee, in alabastro e cartapesta, pale d’altare, suppellettili in argento sbalzato depositate presso la pinacoteca comunale ed la settecentesca civica residenza, ma anche disseminate in tanti edifici di culto insistenti sul territorio comunale che vanno dalla chiesa paleocristiana di Santa Maria in Portuno (Madonna del Piano) con, fra gli altri cimeli, uno splendido Maddalena ai piedi della Croce del Ridolfi, agli affreschi tardo rinascimentali del Santuario dell’Incancellata, all’organo Callido con il Crocefisso e le cantorie lignee di Sant’Agostino, al Transito di San Giuseppe, sempre ridolfiano, e un Cristo trionfante a dimensione naturale conservati nella chiesa del Suffragio in pieno centro storico.

Tutto ciò che fa di Corinaldo un vero e proprio scrigno d’arte, storia e cultura all’interno di una intatta cinta muraria di un chilometro, definita dal Touring Club Italiano tra le più suggestive e la meglio conservata delle Marche.

dal Comune di Corinaldo

Redazione Valmisa
Pubblicato Venerdì 14 dicembre, 2012 
alle ore 21:42
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Visitatore 2012-12-17 17:34:14
[EMAIL]mario.alaimo@fastwebnet.it[/EMAIL]
Corinaldo mi ? tanto cara.
Unisco i miei rinraziamenti a quelli dei "gemelli" corinaldesi.
Mario Alaimo
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