Corinaldo e Mondavio scrivono una lettera aperta per il ponte sul Cesano crollato
Basterebbero 160.000 euro per una struttura in ferro e tre piloni, importo “non impossibile da raggiungere”
Una cosa è certa: l’Amministrazione Comunale di Corinaldo ha preso davvero a cuore la delicata situazione venutasi a creare in conseguenza dell’ultimo crollo del ponte dell’Acquasanta, anello di congiunzione irrinunciabile tra le Province di Ancona e Pesaro/Urbino.
Così, dopo una serie di accorgimenti e manovre effettuati per rendersi effettivamente conto delle reali condizioni in cui attualmente versa la zona interessata (tra cui una lettera indirizzata al presidente della Regione Gian Mario Spacca, intervenuto personalmente sul posto), nella mattinata di lunedì 10 dicembre, all’interno della sala Giunta del Municipio di Corinaldo, è andato in scena l’ultimo, importante tassello di una strategia ormai ben definita: la sottoscrizione di una lettera aperta (indirizzata agli enti preposti, ossia Regione e le due Province) da parte dei sindaci dei due comuni che il ponte collega, vale a dire Matteo Principi, primo cittadino di Corinaldo, e Federico Talè, a capo dell’Amministrazione comunale di Mondavio.
Il tutto è avvenuto alla presenza di alcuni esponenti delle Associazioni di categoria (Cia di Pesaro, Coldiretti di Pesaro e di Ancona, Cna di Ancona, Confartigianato di Ancona e Senigallia), ovviamente molto interessati alle sorti del ponte.
Il contenuto sostanziale del documento, come ben si può immaginare, prende in considerazione tutte le disastrose conseguenze, sia dal punto di vista economico sia da quello sociale, derivate dal crollo della struttura (datato 31 gennaio 2011) e del successivo cedimento del guado in alveo a carattere provvisorio (verificatosi il 13 novembre 2012), che hanno di fatto azzerato il collegamento tra la strada provinciale Acquasanta, nel comune di Corinaldo, e la strada provinciale Valcesano, nel comune di Mondavio.
La lettera aperta, inoltre, rivolge un ulteriore appello alle Amministrazioni competenti (in particolare alla Regione Marche, alla Provincia da Ancona e alla Provincia di Pesaro/Urbino), invitandole ad intervenire in modo concreto per una risoluzione soddisfacente e definitiva.
Prima, però, che si possa raggiungerla, occorre naturalmente del tempo: come ovviare, nell’attesa, ad un ostacolo di tale spessore? “Siamo fermamente convinti – ha commentato al riguardo Principi – che la soluzione, ovviamente temporanea, che prevede di impiantare un ponte in ferro in sostituzione della struttura crollata corrisponda a quella corretta. Si tratta di un ponte che, lo ricordo, proviene dalla provincia di Bolzano“.
E’ dunque evidente che, pur trattandosi di un rimedio momentaneo, occorrano delle risorse economiche di non poco conto per portarlo a compimento. “Per trasportarlo dall’Alto Adige fino alla zona in questione ed edificarlo – è entrato nei dettagli Talè – sono necessari 15mila euro. Per quanto riguarda la soluzione definitiva, la cifra da spendere si aggira sui 160mila euro: a lievitarne il costo le tre pile necessarie a sostenere il ponte“.
Un importo non impossibile da raggiungere, secondo i due sindaci, considerati tutti gli enti che dovrebbero partecipare al progetto.
Ad ogni modo, gli esponenti delle Associazioni di categoria presenti alla sottoscrizione della lettera aperta, si sono detti soddisfatti di come si stia procedendo al riguardo.
“Ritengo che questo sia un “modus operandi” opportuno – ha considerato Massimiliano Santini della Cna – e sposo in pieno il contenuto del documento, sintetico ed efficace“.
“Non posso fare a meno di elogiare l’impegno profuso dai due sindaci, che si sono sentiti giustamente in dovere di coinvolgere le Associazioni” ha quindi aggiunto Dino Falcinelli della Confartifgianato di Pesaro, auspicando anche “che la soluzione definitiva si concluda entro tempi accettabili“.
Anche Giacomo Cicconi Massi della Confartigianato Senigallia, pur ritenendo critica la situazione delle aziende, ha approvato il documento, poiché “mantiene elevata l’attenzione al riguardo“, ha sottolineato.
Antonio Sebastianelli dell’Associazione CesanaFelix (che, dallo scorso anno, si occupa di unire le due vallate a ridosso del fiume Cesano), ha infine “accettato con entusiasmo” questo sodalizio tra le due Amministrazioni, fondamentale sia per il comparto industriale–agricolo, sia per il settore turistico, con la conseguente “valorizzazione delle eccellenze locali“.
dal Comune di Corinaldo
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