Campi elettromagnetici, accolta l’eurointerrogazione sollecitata da Bello
La Commissione europea ha risposto, pochi giorni fa, all’eurointerrogazione del Vice Presidente del parlamento europeo, On. Roberta Angelilli, sollecitata Sindaco di Ostra Vetere, Massimo Bello, che fa parte del suo Staff a Bruxelles, sulla questione relativa ai campi elettromagnetici e al diritto alla salute nel territorio del Comune di Ostra Vetere, affermando che “l’Italia ha rispettato le indicazioni contenute nella raccomandazione 1999/519/CE del Consiglio, relativa alla limitazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz), avendo istituito limiti di esposizione più severi (inferiori)“.
Con l’interrogazione presentata ufficialmente a settembre, l’On. Angelilli aveva chiesto ai Commissari alla Salute e all’Ambiente “se fossero state prese in considerazione, dalle autorità nazionali preposte, le indicazioni contenute nella raccomandazione 1999/512/CE del Consiglio europeo relativa alla limitazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 Hz a 300 GHz“, “se fossero state rispettate le norme contenute nella direttiva 2012/11/UE, che modifica la direttiva 2004/40/CE, sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) e se fossero state rispettate le disposizioni degli artt. 168 e 169 del TFUE e dell’art. 35 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE” riguardo al diritto alla salute e agli effetti dei campi elettromagnetici.
La Commissione europea, poi, ha aggiunto, che “le disposizioni di cui agli articoli 168 e 169 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea – si legge nel documento di risposta inviato al Sindaco Bello – non conferiscono all’UE la competenza a legiferare nel campo della protezione della popolazione dagli effetti potenzialmente nocivi di campi magnetici e ne lasciano la responsabilità primaria agli Stati membri; non esistono, pertanto, disposizioni UE specifiche cui le autorità italiane sono tenute ad attenersi; con riferimento alle disposizioni di cui all’articolo 15 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE, invece, la Commissione non dispone di elementi comprovanti che esse non sono rispettate.”
“La direttiva 2010/11/CE, che modifica la direttiva 2004/40/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute – si legge sempre nel documento di risposta della Commissione europea – relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici), si è limitata a modificare la scadenza per il recepimento nel diritto nazionale della direttiva 2004/40/CE da parte degli Stati membri. L’attuale scadenza è il 31 ottobre 2013.
La Commissione, in proposito, ha presentato una proposta legislativa per modificare la direttiva 2004/40/CE che è attualmente in discussione al Parlamento europeo e al Consiglio“.
“Il contenuto della risposta della Commissione europea all’interrogazione – afferma il Sindaco Bello – è chiaro e non lascia spazio ad ulteriori interpretazioni e commenti.
In tema di campi elettromagnetici correlati al diritto alla salute, le autorità italiane preposte alle verifiche e ai controlli, come ad esempio l’ARPAM, applicano una normativa severa e restrittiva, la quale impone limiti di esposizione inferiori rispetto agli altri Stati membri dell’Unione europea.
Ciò rappresenta, senza ombra di dubbio, una garanzia per i cittadini“.
Il Sindaco Bello, infatti, su delega della Giunta, ha già presentato ufficialmente, a nome dell’intero territorio comunale, una petizione al Parlamento europeo ai sensi dell’art. 227 del Trattato dell’Unione europea, con cui invitare lo stesso Europarlamentoad adottare un “codice unico” di indirizzi chiari e puntuali sulla questione relativa alla tutela della salute pubblica e agli effetti dei campi elettromagnetici all’interno degli Stati membri alla luce della risoluzione adottata nel 2009.
A Bruxelles è stato lo stesso Sindaco Bello, insieme al Vice Presidente del Parlamento europeo On. Roberta Angelilli, ad illustrare il contenuto della petizione alla Presidente della Commissione parlamentare Petizioni, On. Erminia Mazzoni.
“L’Europa ha il dovere di fare chiarezza – hanno detto il Sindaco Bello e l’On. Angelilli – perché l’intero fenomeno relativo all’installazione di infrastrutture per la comunicazione e la telefonia presenta una forte carenza legislativa comunitaria e confusione tra i ruoli istituzionali.
La Commissione europea ed il Consiglio devono dar corso ed attuare, con la massima urgenza, i contenuti della risoluzione dell’Europarlamento approvata il 2 aprile 2009 relativa alla tutela della salute pubblica e agli effetti sulla popolazione dei campi elettromagnetici, adottando, prima di tutto, una direttiva unica per tutti gli Stati membri, che permetta di ridurre al minimo l’esposizione dei cittadini ai CEM in caso di ampliamento della rete infrastrutturale nel settore della comunicazione non solo con l’introduzione di un sistema normativo omogeneo, chiaro ed uniforme all’interno di tutti gli Stati membri, ma anche con l’individuazione di una serie di strumenti efficaci, anche per le Autorità locali, che permetta di salvaguardare, senza conseguenze, l’interesse generale delle proprie comunità nel rispetto dello sviluppo sostenibile“
dal Comune di Ostra Vetere
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