Aumento aliquota IMU a Arcevia: dichiarazione del sindaco
La notte della Festa dell’Uva, invece di festeggiare per la riuscita della manifestazione, il consiglio comunale di Arcevia si è dovuto riunire d’urgenza per ritoccare nuovamente l’aliquota IMU e quindi votare gli equilibri di bilancio, questo per salvare i servizi essenziali che stiamo erogando ai cittadini.
Questo governo tecnico, nemico degli enti locali, con un colpo di mano ha tagliato 240.000 mila euro al nostro Comune (tra spending review e mancato rimborso Imu) a bilancio di previsione approvato. Una vergogna senza precedenti.
Si consideri che avevano già tagliato quest’anno 120.000 mila euro ad Arcevia, considerandolo ancora un Comune sopra i 5.000 mila abitanti, l’ennesima scorrettezza. E metteteci anche che, dopo le promesse, non è arrivato un solo euro per le spese sostenute durante l’emergenza neve.
E’ davvero troppo. Così non si può più amministrare: i Sindaci sono diventati esattori ed esecutori del Governo che taglia i trasferimenti senza nessuna concertazione e automaticamente fa aumentare le imposte ai Comuni.
Le nuove aliquote, che comunque rimangono nella media e non sono state applicate al massimo, sono 5,3 per mille sulla prima casa e 9,9 per mille sulla seconda casa e le attività economiche.
La cosa che mi amareggia è che questi dolorosi aumenti per i cittadini non servono a migliorare la qualità dei servizi ma solo a salvarli, a galleggiare e a non affondare quello che di buono facciamo (servizi sociali, scuola, etc.).
Gli amministratori locali dei piccoli comuni sono in trincea tutti i giorni, senza privilegi e senza sconti, con passione e dedizione per i propri cittadini, e non riescono più a rispondere alle legittime richieste della propria comunità. Il governo ci tratta come fossimo un ostacolo al risanamento invece che come un’opportunità di rilancio dell’economia.
Ringrazio chi ha votato in Consiglio a favore della delibera, pur con difficoltà e fatica, dimostrando senso di responsabilità di fronte ai cittadini: prima di tutto la mia giunta, i consiglieri di maggioranza insieme ai partiti che la sostengono (PD, Comunisti Italiani, Partito Socialista) e il consigliere di Sel Mattia Tisba.
Mentre il voto contrario della minoranza di Partecipazione e Trasparenza, senza avanzare alcuna proposta alternativa, è grave segno di irresponsabilità.
Nessuno disconosce il momento di crisi e la necessità di risanamento.
I Comuni da anni stanno razionalizzando e ottimizzando, compreso il comune di Arcevia.
Mi aspettavo però da un Governo tecnico che fosse in grado di progettare insieme a noi il futuro assetto istituzionale degli enti locali, che fosse in grado di premiare il merito e di non fare i soliti tagli lineari che colpiscono alla cieca e che mettono tutti sullo stesso piano. Per fare questo, bastava il governo Berlusconi.
di Andrea Bomprezzi
Sindaco di Arcevia
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