“Progetto PNRR Casa della Comunità di Corinaldo: a che punto siamo?”
Maurizio Mangialardi: "Il tempo delle promesse e delle pacche sulle spalle è finito"
Molti sono stati gli spunti di riflessione emersi in questi giorni nel contesto della relazione della Sezione di Controllo della Corte dei Conti sulla parifica del Bilancio regionale 2023. Tra le numerose criticità segnalate, i magistrati contabili hanno evidenziato i ritardi nella messa a terra delle ingentissime risorse PNRR.
Un caso che possiamo considerare come esemplare da questo punto di vista è quello della Casa della Comunità di Corinaldo. Si tratta dell’unica struttura di questo tipo prevista per la Valle del Misa, territorio particolarmente trascurato dalla Giunta Acquaroli. L’Europa ha messo a disposizione 3 milioni e 200 mila euro: come sta procedendo l’amministrazione regionale come soggetto attuatore?
Si tratta di un’opera pensata ai tempi della Giunta Principi e che nella prima fase è avanzato secondo il cronoprogramma molto stringente imposto dal PNRR, per ciò che concerne la parte burocratica e progettuale.
Tuttavia, come facilmente constatabile consultando il sito openpnrr.it, dal 2022 ad oggi l’indicatore di realizzazione si è bloccato. La realizzazione effettiva è ferma da allora al 37,5%, mentre avrebbe dovuto superare il 70%. Tutto tace, insomma. Eppure, manca solo un anno e mezzo al termine stabilito del 30 giugno 2026, data ultima per il completamento e la rendicontazione dell’opera.
Va anche sottolineato che nel 2021 dall’allora Area Vasta 2 è stato approvato un progetto che prevedeva l’ulteriore demolizione della Casa “ex suore”, che ad oggi sembra non essere più oggetto di intervento, e che sarebbe invece servito per ridefinire e riqualificare l’intera area; area su cui insistono attualmente più edifici per realizzare così un vero e proprio Polo Sanitario.
Preoccupa in questo senso l’inerzia delle amministrazioni regionali e comunali: siamo sicuri che si riusciranno a rispettare i tempi? Servirebbe uno scatto in avanti molto deciso, che al momento non si vede all’orizzonte.
Ci chiediamo anche se sia stata nel frattempo prevista la dotazione organica di personale per la struttura a partire dal 2026. Già oggi, la sede di Corinaldo e l’intero territorio della Valle del Misa soffrono una cronica carenza di operatori che ha portato alla ripetuta chiusura della sede corinaldese e non solo della guardia medica ad opera del distretto di Senigallia. Se non si è in grado di garantire i servizi attualmente presenti, come si riuscirà a garantire anche quelli futuri?
Il tempo delle promesse e delle pacche sulle spalle è finito. Il 30 giugno 2026 si avvicina molto rapidamente. Chiediamo alla Giunta Acquaroli e alla Giunta Aloisi di informare tempestivamente la cittadinanza, gli operatori, il Consiglio comunale sul cronoprogramma, sulle modalità e sulle tempistiche dei lavori, fornendo assicurazioni serie che questa irripetibile opportunità non sarà persa definitivamente a causa dell’incapacità amministrativa dimostrata fino a questo momento.
da: Maurizio Mangialardi
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