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Svelata la stagione teatrale 2024-2025 del “Goldoni” di Corinaldo

Sei gli spettacoli che compongono il cartellone, al debutto il 23 novembre con "Il cappotto di Janis"

Teatro Goldoni di Corinaldo

Enorme soddisfazione per il calendario proposto dal Comune di Corinaldo in collaborazione con AMAT e Teatro Time.

Si parte con IL CAPPOTTO DI JANIS il 23 novembre 2024 con Rocìo Munoz Morales e Pietro Longhi – regia di Enrico Maria Lamanna: Un incontro tra due persone semplici che non sarebbe mai potuto avvenire. Mira, una vivace e giovane donna, particolare e impertinente dall’abbigliamento eccentrico e Joseph uno scrittore solitario che vive in un appartamento pieno di scatoloni. Tramite un annuncio Joseph assume Mira a cui assegna una missione misteriosa e delicata ma pian piano verranno allo scoperto i segreti che legano questa improbabile coppia a cui tutto sembra opporsi. Emozione e suspense fino all’epilogo.

Il 12 dicembre 2024 si prosegue con BENVENUTI A CASA MORANDI – A letto senza cena con Marco e Marianna Morandi – regia di Pino Quartullo: Marianna e Marco, due figli d’arte che nell’arte crescono tra canzoni, film, rotocalchi e ospitate in TV. Benvenuti a Casa Morandi – A Letto Senza Cena è la loro versione dei fatti, una memoria ricca di aneddoti e ricordi condivisi con papà Gianni, sempre troppo pignolo, mamma Laura alquanto eccentrica e la tata Marta. In scena i due fratelli si trovano a svuotare la casa della loro tata, passata a miglior vita, e rivivono l’amore incondizionato di questa donna attraverso i ricordi che ha conservato: giocattoli, quaderni, vestiti… Tra nostalgia, sorprese e risate, si aggiunge un traslocatore che si invaghisce di Marianna e sarà difficile da contenere. Una commedia divertente e romantica, che parla in maniera ironica della loro vita. Benvenuti a Casa Morandi – A Letto Senza Cena è una commedia sincera, farcita di musica ed episodi divertenti.

Quindi a gennaio, il 22, in occasione della Giornata della Memoria LA VITTORIA E’ LA BALIA DEI VINTI con Cristiana Capotondi – regia di Marco Bonini. Una mamma mette a letto la sua bambina di 6 anni che le chiede, come storia della buonanotte, di raccontarle qualcosa di quando lei, la sua mamma, era bambina. Le viene in mente l’avventura della bisnonna Vittoria e di come il 25 settembre ’43, giorno del bombardamento a Firenze, aveva aiutato due gemelli. In un racconto tra l’evocazione fiabesca e la ricostruzione storica, la mamma rievoca la notte di Firenze sotto il fuoco “alleato”, quando uno stormo di 36 aerei Wellington inglesi, mirando all’importante nodo ferroviario della stazione di Campo di Marte, manca inesorabilmente l’obiettivo, causando così la morte di centinaia di civili e pesanti devastazioni. Nonna Vittoria è nascosta nel rifugio improvvisato nelle cantine di Palazzo Pitti, dove risiede in quanto moglie del sovraintendente ai beni culturali di Firenze. Non si trova ad affrontare solo l’incubo della guerra, ma anche la vertigine di tabù sociale: allattare i due gemelli della sua balia che per lo shock aveva perso il latte.

E’ la volta di un omaggio a Lucio Battisti: EMOZIONI  il 15 febbraio 2025 di e con Cesare Bocci e con l’orchestra Saverio Mercadante: lo spettacolo propone un viaggio di musica e parole nella storia di uno dei più grandi cantautori italiani. L’apporto che Battisti ha saputo dare alla canzone italiana in anni in cui il nostro Paese si riscopriva e affrontava periodi alquanto delicati è stato davvero eccezionale. La sua produzione ha impresso una svolta decisiva al pop/rock italiano. Da un punto di vista strettamente musicale, Lucio Battisti ha personalizzato e innovato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica arrivando a vendere oltre 25 milioni di dischi. Grazie ai testi scritti da Mogol, Battisti ha rilanciato temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali il coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita quotidiani, sapendo esplorare nello stesso tempo argomenti del tutto nuovi e inusuali, a volte controversi, spingendosi fino al limite della sperimentazione pura.

A marzo 2025, il 6, va in scena TI AMO O QUALCOSA DEL GENERE con Roberta Giarrusso, Milena Miconi, Samuel Peron e Diego Ruiz – regia di Diego Ruiz. Uno spettacolo divertentissimo e sorprendente, che ha debuttato la prima volta nel 2007 con enorme successo, conquistando migliaia di spettatori. Un’altra divertente commedia di Diego Ruiz con le sue appassionanti e ironiche ricerche sulla qualità dei rapporti di coppia, visti però, questa volta, attraverso la lente spietata dell’amicizia. Sì, perché un amico alcune volte, più o meno involontariamente, può mettere i bastoni tra le ruote alla storia d’amore dell’altro. Se poi il tuo migliore amico, in realtà è un’amica, il pericolo è dietro l’angolo. Esiste l’amicizia tra uomo e donna? Oppure c’è un’attrazione latente? I quattro protagonisti daranno vita a una girandola di equivoci e di fraintendimenti impossibili creando un groviglio inestricabile di bugie e mezze verità. Tra mille risate, situazioni imbarazzanti e gags esilaranti, tutti i nodi verranno al pettine e sarà l’amore a trionfare su tutto… o forse no?

Termina la stagione con STANLIO E OLLIO – AMICI FINO ALL’ULTIMA RISATA il 29 marzo con Claudio Insegno e Federico Perrotta – regia di Claudio Insegno: Stan Laurel e Oliver Hardy sono la coppia comica più famosa nel mondo; tutti li conoscono e tutti li hanno amati per quella loro goffa ingenuità che li rendeva sullo schermo due adulti mai davvero cresciuti che continuano a farsi i dispetti come due bambini. Scrivere una commedia sulla loro vita artistica è un’impresa impossibile, visti la quantità di film girati e il materiale archiviato su di loro, eppure della loro vita privata sappiamo poco. Quanti sanno che Oliver Hardy aveva avviato un allevamento di polli che poi regalava agli amici perché gli dispiaceva mandarli al macello? Quanti sanno che Stan Laurel fu arrestato perché percorse 50 miglia contromano in autostrada completamente ubriaco? E cosa dire poi della loro vita sentimentale? Tra mogli, amanti, fughe rocambolesche, divorzi e accuse di bigamia: in alcuni momenti sembra davvero una farsa. Abbiamo così voluto portare in scena una commedia che mescola fatti reali di vita vissuta dai due attori con eventi di pura fantasia, per raccontare la storia di un’amicizia vera durata più di trent’anni. La narrazione delle loro vicende è contaminata anche da battute, citazioni e gags tratte dai loro film, perché forse è proprio così che Stan Laurel scriveva e trovava le idee più esilaranti: attingendo dalla vita, che a volte è più assurda di qualsiasi finzione.

Inizio spettacoli ore 21:15. Informazioni su biglietti e abbonamenti da ottobre 2024.

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