A Corinaldo un convegno per affrontare le “paure” della professione medico-legale
Appuntamento dal 20 al 22 aprile nel borgo marchigiano
Si intitola “La Paura” l’edizione 2023 dell’ormai consueto appuntamento marchigiano di Corinaldo, piccolo borgo della provincia anconetana di circa 5 mila abitanti, che offre agli specialisti di medicina legale, e non solo, la possibilità di confrontarsi con alcuni dei principali temi della contemporaneità attraverso modalità di comunicazione e di organizzazione creative e inedite.
“Si è scelto come argomento che attraversa tutti i lavori la ‘Paura’ nella società e, quindi, inevitabilmente anche nella nostra professione: dalla responsabilità sanitaria, ai rapporti con i colleghi e con le altre parti, con i committenti, alle preoccupazioni per l’effetto delle valutazioni, alle scelte difensivistiche”, spiega il professore Mariano Cingolani, ordinario di medicina legale dell’Università di Macerata e Presidente dell’AMAMEL (Associazione Marchigiana di Medicina Legale) per introdurre i tre giorni di lavori che si terranno, tra il 20 e il 22 aprile, al Teatro Carlo Goldoni di Corinaldo (via del corso, 66). L’evento, patrocinato da SIMLA, avrà, tra i relatori anche il dott. Franco Marozzi, vicepresidente e responsabile della comunicazione della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni e delle Scienze Forensi e Criminalistiche.
Dalle paure degli altri alle paure della medicina legale. Un concetto sintetizzato dal professore Piergiorgio Fedeli, presidente del Gruppo Italiano Studio Danno alla Persona: “Da sempre la medicina legale si confronta con situazioni che generano paura: la paura della morte, la paura della disabilità, la paura delle violenze subite. Temi classici della medicina legale, ma sempre aventi come oggetto ‘La Paura’ vissuta dagli altri”. A Corinaldo la prospettiva si ribalterà: “Si parlerà – prosegue il professore –, per contro soprattutto, de ‘La Paura’ nell’agire medico e nell’agire medico-legale; non quindi un approccio esclusivamente di tipo osservazionistico-valutativo ma soprattutto introspettivo. Quanto la paura incide nella prestazione sanitaria; quanto la paura condiziona l’attività medico legale?”
Un approccio atipico che inizia col pomeriggio del 20 aprile dedicato ad una passeggiata a cura della Pro Loco locale e intervista serale curata dal dottor Andrea Mancini, medico legale, che approfondirà il tema della paura in medicina e per la medicina. “L’inizio informale dell’appuntamento è in realtà un tassello necessario – spiega il dott. Mancini – per creare quel senso di comunità che è alla base del convegno e che costituisce un modo per superare la paura che coinvolge molti aspetti della nostra professione”. Una riflessione condivisa dal professore Umberto Genovese, ordinario di medicina legale all’Università di Milano: “Corinaldo si è inserito nel panorama congressuale medico-legale italiano in maniera informale e alternativa. Con ‘leggerezza’, si potrebbe dire, ma nel senso in cui la intendeva Calvino, ‘ché leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto’, in quanto la leggerezza ‘si associa con la precisione e la determinazione, non con la vaghezza e l’abbandono al caso'”.
La declinazione del tema della paura proseguirà nella giornata del 21 aprile con quattro sessioni dedicate alla iatrofobia (paura del personale sanitario), atelofobia (paura di non sentirsi all’altezza), tanatofobia (paura della morte) e allodoxofobia (paura delle opinioni altrui) e nella mattinata del 22 aprile con l’ultima sessione dedicata alla matofobia (paura per le discipline legate alla matematica). Interverrà anche il Procuratore Nicola Gratteri con un intervento dal tema “La paura nella società e la società nella paura”.
Gli organizzatori hanno pensato di superare la facile tentazione di annoverare tra i temi centrali anche la paura dettata dall’emergenza sanitaria che ha accompagnato questi ultimi anni: “Si è tentato di lasciarci alle spalle il momento di ‘paura’ che abbiamo tutti recentemente vissuto durante le fasi più acute della pandemia – aggiunge il professore Cingolani –, per cui abbiamo voluto allargare l’orizzonte alla ‘paura’ come elemento non secondario nell’attività pratica del medico-legale”. Si tratta di riflessioni certamente comuni all’intera classe dei professionisti, conclude il professore, in quanto tutti noi “abbiamo avuto esperienza di tale sentimento nella nostra concreta attività e ci siamo interrogati sul modo di superarla e di trarne insegnamento”.
Il convegno prevede una sezione poster per specialisti in formazione e giovani specialisti dal titolo: “La paura del cambiamento ed il coraggio dell’esplorazione: proposte per una medicina legale al passo coi tempi”. A questo proposito, spiega il prof. Genovese, si avrà particolare cura dei giovani perché “spesso, in loro, la paura si manifesta con il timore anche per la propria ombra. Ma la propria ombra altro non è che la proiezione del corpo, per cui, per trovare sé stessi, bisogna – come ha fatto Peter Pan – cucirsela addosso, vale a dire facendo combaciare l’esteriorità alla coscienza. Sarà poi utile, per fare in modo che l’ombra diventi più intensa e simile alla figura reale, che qualcuno incrementi alle spalle l’intensità della luce. E ciò può avvenire soltanto attraverso il chiarore dell’esempio che noi siamo in grado di offrire ai più giovani. D’altra parte, non c’è ombra senza la luce”.
Un importante momento di condivisione per proseguire lungo un cammino iniziato ormai da diversi anni – l’appuntamento è giunto alla sua sesta edizione – che si concretizza nel tentativo di costruire una modalità di incontrarsi e discutere su scala locale che possa essere replicabile anche altrove: “La nostra speranza come organizzatori – conclude il dott. Mancini – è che il modello Corinaldo possa servire anche d’ispirazione ai colleghi per la realizzazione di eventi simili anche in altre parti d’Italia”.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Valmisa.com e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!