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A Serra de’ Conti un nuovo incontro pubblico sul futuro dell’ex Hotel de’ Conti

"Pare impossibile evitare apertura di CAS di notevoli dimensioni. Si potrebbe pensare invece ad un centro residenziale diurno"

Incontro pubblico del Comitato 13 marzo a Serra de' Conti

Continua da parte del “Comitato 13 marzo” l’attività di pubblica informazione sul futuro dell’ex Hotel de’ Conti, ampia e confortevole struttura chiusa da circa 15 anni.

Il Comitato ha già ricevuto 550 adesioni da parte dei cittadini e 330 followers. Giorni orsono si è svolto presso “Mordi & Fuggi” in frazione Osteria un incontro pubblico alla presenza di oltre 100 persone e al termine il “Comitato 13 marzo” ha redatto un comunicato.

Incontro pubblico del Comitato 13 marzo a Serra de' Conti“L’argomento centrale: l’inopportunità di aprire un CAS di notevoli dimensioni in un centro di soli 3.650 abitanti, quale è appunto Serra de’ Conti. L’Hotel de’ Conti, la futura sede del CAS – precisa il Comitato –, può ospitare attualmente 62 persone in base al numero delle effettive camere presenti, ma la sua capienza potenziale, visti gli ampi spazi di cui è dotato, potrebbe giungere a oltre i 100 posti. Un CAS di tali proporzioni è del tutto incoerente con la storia e la tradizione solidale di Serra de’ Conti, che ha sempre accolto famiglie e piccoli gruppi di migranti in una prospettiva di aiuto e integrazione e costituisce un cambiamento radicale, collocandosi nella logica di un’accoglienza industriale orientata al solo profitto di pochi”.

“Sembra ormai impossibile evitare questo epilogo – prosegue amaramente il Comitato – , dato che la proprietà dell’immobile Hotel de’ Conti sta per perfezionare la vendita con la Eurolex Servizi S.r.l.”.

Il Comitato così prosegue: “Quanto alla destinazione d’uso alternativa dell’Hotel de’ Conti, si può concretamente pensare ad un centro residenziale diurno, ad una struttura socio-sanitaria per cittadini e famiglie con qualche difficoltà non grave (settori nei quali è già in corso una programmazione regionale, che potrebbe offrire bandi e finanziamenti). Istituirvi ad esempio un Caffè Alzheimer, peraltro presente soltanto a Senigallia, potrebbe costituire un’opportunità per molte famiglie del posto e per l’intero territorio, nel rispetto di quella ‘utilità sociale’ che è stato il dato fondante dell’Hotel de’ Conti, nato, ricordiamolo, per ospitare tecnici, rappresentanti di commercio e operatori economici del settore calzaturiero, quindi per una ‘utilità sociale’ evidente e condivisa da imprenditori e istituzioni”.

da Mario Romagnoli

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