Voce Comune per Corinaldo: “Quante altre “porte chiuse alla comunità” dovremo attenderci?”
"Corinaldo rischia di non riuscire più a stare al passo con ciò che aveva faticosamente conquistato"
Ancora “porte chiuse” a Corinaldo. Non quelle antiche della città, bensì quelle più moderne – ma altrettanto importanti – dell’ufficio relazioni con il pubblico, dell’ufficio turistico, delle consulte e della sala prove: attività ormai consolidate e a disposizione da anni di cittadini e visitatori. Da sempre conosciuto e riconosciuto come borgo aperto e accogliente (lo spettacolo di ogni giorno… appunto!), oggi Corinaldo rischia di non riuscire più a stare al passo con ciò che aveva faticosamente conquistato.
Questa l’amara considerazione politica che stiamo maturando giorno dopo giorno, rafforzata purtroppo anche dopo l’ultimo consiglio comunale di inizio febbraio. Non una sensazione, ma una realtà che viene dipinta dall’Amministrazione atto dopo atto, decisione dopo decisione.
Oltre alla ormai protratta chiusura della sala prove per i nostri giovani musicisti evidenziata con la nostra interrogazione, vi è da mettere in luce l’incresciosa situazione in cui versa in questi giorni l’ufficio turistico (IAT) e che attesta la totale mancanza di programmazione di questa Amministrazione e, in particolare dell’Assessorato al turismo.
Mentre l’Assessore, in questi giorni è stato giustamente presente alla BIT di Milano per promuovere il nostro Borgo, a casa nostra abbiamo problemi ben più seri e rischiamo di non garantire l’accoglienza ai turisti, condizione essenziale che dovrebbe essere garantita prima ancora della promozione stessa.
Chi ha seguito il consiglio comunale ha potuto constatare come il non rispetto dei tempi, per altro autoimposti dall’Amministrazione stessa attraverso una delibera di qualche mese fa, fa sì che oggi l’ufficio fatichi a garantire il servizio d’accoglienza. E non basta la buona volontà dei nostri dipendenti, che in questo momento si stanno sostituendo, serve la professionalità di figure appositamente formate per lo scopo. Così lo avevamo lasciato ieri, così oggi non è più.
Si tratta di una grave mancanza. L’Amministrazione sta ancora pensando a come impostare il bando che doveva essere fatto entro il 31 gennaio e in attesa che venga messo a gara (con i tempi tecnici necessari), non sarà più possibile nemmeno agire attraverso proroghe tecniche.
Non è possibile pensare di affrontare i prossimi periodi e la stagione in arrivo senza un punto di riferimento importante per visitatori e per quelle realtà che intendano programmare una visita o un soggiorno sul nostro territorio. Se questo era il tanto sbandierato modo nuovo di fare turismo siamo davvero preoccupati perché, anziché andare avanti, qui si torna indietro.
Un disservizio, quello dello IAT, che non vale solo per i turisti ma è ricaduta anche sui cittadini; infatti, diverse sono le lamentele che, nei giorni scorsi, ci sono arrivate rispetto al servizio degli abbonamenti per studenti o lavoratori Atma che vengono evasi proprio all’interno dell’ufficio.
La vicenda IAT è di fatto un’altra porta sbattuta in faccia alla comunità, che si somma all’attuale assenza dell’URP. La decisione con cui questa Amministrazione ha scelto di riassegnare gli spazi dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico alle attività dei gruppi consiliari evidenzia ancora una volta l’incapacità organizzativa e di programmazione: si cambia destinazione d’uso ai locali URP ma non si prevedono nuovi spazi per l’ufficio di relazione con la comunità. Risultato? Porta chiusa. Un’altra.
Magra è la consolazione del regolamento appena varato per l’utilizzo di tali spazi riservati ai gruppi consiliari: un documento che potrà comunque essere utilizzato anche da chi verrà dopo di noi. Si è impiegato un po’ troppo tempo (è da giugno che lo richiediamo) ma anche qui, grazie allo stimolo e pungolo delle minoranze, si è arrivati finalmente a questo documento di sintesi.
Continueremo a monitorare e ad utilizzare ogni strumento istituzionale a nostra disposizione per far venire fuori temi e suggerire proposte e a darvi conto della nostra attività ma cosa ci aspetta il futuro? Altre chiusure? Altri obiettivi mancati? Oppure torneremo ad essere quella macchina politico-amministrativa vivace e con le porte sempre aperte?
Dal gruppo Voce Comune per Corinaldo
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