Corinaldo, convenzione per ridurre il rischio sismico
Lo studio interesserà la sismicità del territorio corinaldese, i terremoti storici e recenti e i loro effetti su Corinaldo. Importante sarà inoltre l’analisi della tipologia dell’edilizia del centro storico, lo sviluppo processuale dell’edilizia di base e monumentale e il lessico costruttivo dell’edilizia storica. L’analisi della tipologia dell’edilizia pubblica, moderna e antica, la valutazione a campione della vulnerabilità sismica e le tecniche di riduzione del rischio sismico, interventi tradizionali e con materiali innovativi.
“Questo studio ci permetterà di valutare situazioni critiche e ci permetterà di intervenire ove occorre, con la massima puntualità -ha continuato Morganti-. Penso alle strutture scolastiche o ad altre strutture importanti quali il Palazzo comunale o le mura e i torrioni storici. La collaborazione con l’università è una scelta seria e caratterizzante una politica di valorizzazione di risorse umane a servizio diretto della cittadinanza. Non è la prima volta che collaboriamo con l’Università Politecnica delle Marche. Assieme alla Banca di Credito Cooperativo di Corinaldo abbiamo finanziato una borsa di studio triennale e attendiamo a breve la pubblicazione dei risultati degli studi effettuati sulla chiesa di S. Maria in Portuno.”
“Il nostro compito sarà quello di uno studio statistico e di un’analisi della vulnerabilità sismica del territorio -ha spiegato il professor Stefano Lenci-. Il rapporto che lega Corinaldo all’Università Politecnica delle Marche è molto interessante, a dimostrazione di come il territorio possa dialogare con l’università ed utilizzare le risorse e competenze messe a disposizione. Certamente è un passo importante verso un rapporto duraturo.”
Ma non finisce qui. Da sempre, infatti, il comune di Corinaldo rappresenta un punto di riferimento per quanto riguarda lo studio dell’attività sismica del territorio nazionale. Nel 1952 Enrico Medi individuò in Corinaldo la sede ideale per lo storico Osservatorio dell’Istituto nazionale di Geofisica, diretto successivamente per tanti anni dal direttore Sergio Mineo. Negli anni 70 poi al parco Geofisico fu installato un sismografo grazie al quale si registrò l’attività l’attività sismica della zona per parecchi anni.
Ora la collaborazione fra Corinaldo e gli istituti nazionali di Geofisica continua. Il dipartimento della protezione civile delle Marche e l’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, hanno infatti scelto Corinaldo per l’istallazione di una stazione Sismometrica. Uno strumento di studio per il controllo dell’attività sismica di tutta Italia. Si tratta dell’istallazione di ben 30 nuove stazioni, le quali controlleranno l’attività sismica su tutto il territorio nazionale e più intensamente sul quello locale. I dati registrati verranno poi inviati al Centro di Acquisizione di Ancona e di Roma.
dal Comune di Corinaldo
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