Corinaldo: il 22 febbraio il Gup deciderà sul rinvio a giudizio di 9 persone
Nell'ambito dell'inchiesta sui permessi rilasciati alla discoteca
I PM Valentina Bavai e Paolo Gubinelli hanno chiesto il rinvio a giudizio per 9 persone nell’ambito delle indagini sulla tragedia di Corinaldo, dove l’8 dicembre morirono 6 persone alla discoteca Lanterna Azzurra.
Si tratta di uno dei due filoni di inchiesta: l’altro è quello che ha già portato alla condanna in primo grado dei sospetti componenti della “banda dello spray”.
Nell’udienza nel tribunale di Ancona di giovedì 3 febbraio, è stato chiesto il rinvio a giudizio per 6 componenti della commissione vigilanza che rilasciò il permesso di pubblico spettacolo alla discoteca (Matteo Principi, sindaco di Corinaldo, Rodolfo Milani, Francesco Gallo, Massimiliano Bruni, Stefano Martelli, Massimo Manna) e per Quinto Cecchini (socio Magic srl che gestiva il locale), Francesco Tarsi e Maurizio Magnani.
A vario titolo contestati reati come l’omicidio colposo plurimo e le lesioni personali.
Il gup Alberto Pallucchini deciderà il 22 febbraio.
I 9 non hanno chiesto il rito alternativo, convinti di poter dimostrare l’estraneità ai fatti contestati: per alcuni di loro le difese ieri hanno chiesto il proscioglimento, per altri, come nel caso del sindaco Principi, il processo, proprio per dimostrare la propria innocenza.
Altri 9 invece hanno scelto riti alternativi: di questi, 7 hanno chiesto il rito abbreviato e 2 il patteggiamento.
Per quanto riguarda invece l’altro filone di inchiesta, relativo alla “banda dello spray”, le parti civili hanno condiviso la linea della Procura, chiedendo alla Corte di Appello di accogliere anche il reato di associazione a delinquere, non accolto invece nella sentenza di primo grado.
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