200 anni fa nasceva Luigi Mercantini
Commemorazione, assieme al milite ignoto, ad Arcevia e Ostra Vetere
Verrà commemorato il prossimo 4 novembre ad Arcevia ed Ostra Vetere l’anniversario del 200° della nascita Luigi Mercantini e 100° del trasferimento a Roma della salma del “Milite Ignoto” ,
nella ricorrenza della fine della I Guerra Mondiale, definita “IV Guerra d’Indipendenza”, dal Gruppo “Pierluigi Mastrucci” di Barbara della Sezione “Garibalda Canzio” di Castelbellino dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini (ANVRG) di concerto con gli Istituti Comprensivo di Arcevia e “Ugo Foscolo” di Ostra Vetere, con la collaborazione di Italia Nostra” – Sezione di Arcevia e dell’Accademia di Oplologia e Militaria di Ancona, che interverrà con una rappresentanza di rievocatori in divisa garibaldina.
Il programma inizia alle ore 9 in Arcevia, dove, nel locale Istituto Comprensivo verrà premiato il miglior elaborato scolastico sul tema “‘Si scopron le tombe, si levano i morti; i martiri nostri son tutti risorti”. Quali sentimenti ed emozioni suscitano in te questi versi introduttivi dell’‘Inno di Garibaldi’ composto da Luigi Mercantini, riflettendo sull’immortalità, nella memoria collettiva, del gesto eroico ed altruistico per la conquista di un bene comune, anche al di là dello specifico contesto storico?”; seguirà l’ apposizione di una targa dedicata all’amatissima moglie arceviese di Mercantini, Anna Bruni, e un ricordo del patriota e poeta, giovane insegnante in Arcevia.
Le iniziative proseguiranno quindi alle 11, all’interno dell’edificio scolastico “U. Foscolo” di Ostra Vetere, in cui, dopo la cerimonia di premiazione del miglior eleborato scolastico sui primi due versi dell’ ‘Inno di Garibaldi’, sarà deposta di fronte al Monumento ai Caduti una corona d’alloro offerta dalla presidenza nazionale ANVRG e verrà quindi celebrata la figura di Mercantini, per un decennio insegnante a Senigallia e autore della “Senigalliese”, inno dedicato ai volontari che partivano dalla valle misena per la I Guerra d’Indipendenza ad imitazione della “Marsigliese”, nel paese natale di Paolo Gioacchini, sacrificatosi con i suoi due figli durante il tentativo di unificazione del Lazio guidato da Giuseppe Garibaldi nel 1867.
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