L’opera di Ridolfi per la notte di San Lorenzo a Ostra
Un quadro del Seicento
Da sempre la notte di San Lorenzo è considerata la notte delle stelle cadenti o più poeticamente delle lacrime di San Lorenzo.
Tutto ciò è dovuto al passaggio che la terra compie attraverso lo sciame meteorico delle Perseidi che proprio in questi giorni e più precisamente nei giorni tra il 12 e 13 agosto risultano più visibili perché più numerose e per il cielo estivo sereno.
San Lorenzo, la cui celebrazione liturgica ricorre il 10 agosto di ogni anno, ha come emblema la graticola per il fatto che, secondo la tradizione, il Santo venne martirizzato bruciandolo sopra una graticola. San Lorenzo, dal latino Laurentius, è stato uno dei sette diaconi di Roma, e venne martirizzato nel 258 durante la persecuzione voluta dall’imperatore romano Valeriano nel 257. È il Patrono dei bibliotecari, cuochi, librai, pasticcieri, e pompieri e ad Amaseno (Frosinone) si conserva l’ampolla del sangue del Santo martire che il 10 agosto di ogni anno si liquefà.
Il culto a questo Santo è molto popolare e a Lui sono dedicate molte città e chiese.
A Ostra in occasione della Festa di San Lorenzo è stata esposta nella centralissima chiesa dei Santi Francesco e Lucia la pala d’altare del Martirio del Santo, opera prestigiosa del Seicento del celebre Claudio Ridolfi (1570/1644).
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