“Stupendo è il Creato” al Teatro C. Goldoni di Corinaldo le fotografie di Alfredo Monteverde
La mostra, che sarà inaugurata domenica 1 agosto, fa parte del circuito dei "Luoghi della Cultura"
Verrà inaugurata domenica 1 agosto al Teatro comunale C.Goldoni di Corinaldo la mostra fotografica “Stupendo è il Creato” di Alfredo Monteverde.
Alfredo Monteverde, socio della Società Fotografica Novarese, è nato nel 1937 a Casalmaggiore (CR) e dal 1941 vive a Novara ove esercita la professione di avvocato dal 1962. Alla passione fotografica è stato avviato dal padre che fu preside del Classico Carlo Alberto dal 1940 al 1956.
Dopo sporadiche attenzioni alla ripresa dei capolavori dell’architettura antica e alle più semplici immagini paesaggistiche, e dopo dedicazione al ritratto, si è soprattutto orientato, con un obiettivo Nikon 200 fisso macro, alle più piccole creature del mondo vegetale ed animale ed alla scoperta degli effetti delle riprese contro luce. Nelle vite minime egli legge la gloria e la gioia del Creato.
Le sue fotografie sono ottenute esclusivamente con strumentazioni e materiali oggi superati, sono una sfida al progresso e al digitale imperante, non conoscono interventi di ritocco.
Monteverde si è presentato al pubblico per la prima volta nel 2007, in occasione del concorso nella Città di Bandirate, ove conseguì il primo premio con un’immagine in bianco e nero. Con Mario Balossini ha presentato una rassegna di fotografie floreali nel 2018 presso il Palazzo della Prefettura di Novara e la mostra “Stupendo è il creato” ha debuttato nel 2020 a Palazzo Farraggiana di Novara.
Il lavoro di Alfredo Monteverde (contributo di Italo Pelinga, Unitre Corinaldo)
Le fotografie di Alfredo Monteverde testimoniano la sua lunga esperienza e un importante retroterra culturale, nonostante l’autore dica di sé stesso che le immagini che realizza sono frutto di “modesta tecnica e assenza di scuola”.
Nondimeno il lavoro di Monteverde impressiona per due aspetti: il primo è l’elevata padronanza tecnica, considerando che non utilizza programmi di fotoritocco che oggi consentono di modificare, anche radicalmente, l’aspetto di ciò che si è fotografato; il secondo è un occhio allenato alla composizione dell’inquadratura, che presuppone una “sapienza” riguardo alle leggi estetiche del colore, della forma e della luce. In sostanza le leggi proprie della fotografia. Se poi aggiungiamo il tempismo di certe pose abbiamo detto tutto.
Certo, i soggetti possono essere tradizionali, ma questo poco importa. Oggi siamo abituati ad una fotografia che mette in evidenza forti contrasti, che sottolinea – in modo drammatico a volte – le contraddizioni di una società violenta e spietata. Oggi l’arte è considerata tale solo se crea sconcerto e scandalo. Nella fotografia di Monteverde non c’è niente di tutto questo. Tutto è ordine e armonia, equilibrio e rappresentazione di una realtà (perché di realtà si tratta) positiva e amica.
“Siamo sempre molto contenti di accogliere artisti dotati di passione ed ideali, persone che guardano il mondo con occhi diversi. Onorati di farlo in uno dei nostri Luoghi della Cultura, il Teatro Goldoni, cuore pulsante della cultura corinaldese”, la riflessione dell’assessore alle Politiche culturali, Giorgia Fabri.
Orari d’apertura della mostra: martedì-venerdì dalle 17.00 alle 19.00, sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 17.00 alle 19.00.
La mostra fa parte del circuito dei “Luoghi della Cultura” pertanto chi è provvisto della Card potrà usufruirne pagando il biglietto d’entrata 2.50 euro.
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