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Corinaldo, il 65° anniversario della liberazione

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Un momento della Celebrazione per il 65° anniversario della liberazione di CorinaldoSi è celebrata a Corinaldo in forma solenne la cerimonia della Liberazione della città avvenuta per l’appunto il 10 agosto del 1944 ad opera del C.I.L. – corpo italiano di liberazione con il sacrificio di tante giovani vite tra cui spicca quella del sottotenente Alfonso Casati, figlio dell’allora ministro della guerra, che volle e ottenne di combattere in prima linea contro l’occupante nazista e proprio alle falde del centro storico della città gorettiana trovò eroica morte e per questo è stato insignito della M.O.V.M. – medaglia d’oro al valor militare.

Nella memoria del giovane combattente si sono gemellati anni or sono i comuni di Corinaldo e Arcore dove e nato e vissuto gli anni dell’adolescenza.

La manifestazione, alla quale hanno preso parte il prefetto vicario; alte autorità civili, militari e religiose; rappresentanti di Regione e Provincia di Ancona, nonché i sindaci dei comuni dell’hinterland e per Corinaldo i rappresentanti di giunta, consiglio comunale, associazioni combattentistiche e scuola con il sindaco dei ragazzi in testa, ha avuto un prologo davanti al restaurato monumento ai caduti di tutte le guerre presso il quale è stata successivamente scoperta una lapide a ricordo degli italiani morti a Nassirya.

La lapide in onore dei caduti di NassiryaIl primo cittadino di Corinaldo ha porto il saluto a tutti i presenti citando il vice prefetto reggente Maria Guia Federico, il Comandante del 2° gruppo 121° reggimento artiglieria contraerea Ravenna di Rimini Ten. Colonnello Zanchiello, il Vice Comandante del Centro documentale di Ancona del Ministero della Difesa Tenente Col. Furiassi, il Ten. Colonnello Lautizi, il dirigente Commissariato P.S. di Senigallia V.Q.A. Palcani, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Senigallia Capitano Cardinali, il Comandante dell’Ufficio Locale Marittimo di Senigallia Ten. di Vascello Domenico Cicco, il Capitano Farano della G. di F., il Capitano Sorella Gregoretti C.R.I. di Senigallia, il Picchetto d’onore del 2° Gruppo del 121° Reggimento artiglieria contraerea ”Ravenna” di Rimini, il gruppo di Marò in rappresentanza del Reggimento San Marco, il Direttore e al Corpo Bandistico Città di Gradara, il parroco di Corinaldo Don Umberto Mattioli, nonché gli ufficiali corinaldesi in congedo: Gen. Giampiero Balducci, Col. Livio Eolo Londei, Gen. Mauro Ciceroni, Magg. Claudio Mazzatinti.

Poi, a causa delle avverse condizioni climatiche, improvvisamente manifestatesi sotto forma di un violento acquazzone in stile agostano, i presenti si sono trasferiti presso il teatro comunale Carlo Goldoni, presso cui ha avuto praticamente la parte più consistente del programma, ovvero la consegna di medaglie di medaglie di benemerenza e croci di guerra ai combattenti ancora in vita dei comuni di Corinaldo, Castelleone di Suasa e Ripe, sotto l’accorta regia del Sergente magg. Joselito Scipioni.

Hanno preso la parola il sindaco di Corinaldo e il prefetto reggente, sottolineando l’estrema importanza e significatività della data del 10 agosto per Corinaldo e per il territorio, “una data – ha detto il sindaco – di grande valore civico per la nostra comunità, nella memoria di quanti, militari e civili, persero la vita per la riconquista della libertà, della democrazia e della pace“.

Un passaggio del discorso del sindaco Scattolini:

Grazie all’intervento, unico e diretto, del Corpo Italiano di Liberazione, i nostri soldati, gli italiani del Reggimento S. Marco, hanno restituito a Corinaldo la Dignità di Città Libera. Liberata dall’oppressore nazifascista che, per anni, ha soffocato e represso le aspirazioni democratiche dei corinaldesi, dei marchigiani e degli italiani tutti. E’ dovere dell’Amministrazione ricordare il X Agosto del 1944 non per una formalità ma, oggi più che mai, per contribuire alla formazione di una coscienza storica per tutti noi, e in particolare per i nostri giovani.
Essi non devono mai dimenticare che l’indipendenza, la libertà, la giustizia, la democrazia, sono grandi valori universali che non ci sono stati regalati ma conquistati al prezzo del sangue di molti, troppi, esseri umani.
La memoria corre repentina ai fatti d’armi di quel periodo, il cui ricordo non s’attenua nonostante i 65 anni trascorsi, sino al fatale ed eroico compimento della vicenda umana del S.Ten. Alfonso Casati che proprio a Corinaldo trovò la morte a capo di un reparto di coraggiosi e intrepidi militari. Medaglia d’oro al valor militare alla memoria
“.

Alla cerimonia, realizzatasi in collaborazione con l’A.N.C.R. – associazione nazionale combattenti e reduci e la locale sezione artiglieri, hanno preso parte un picchetto d’onore del 2° gruppo del 121° reggimento artiglieria contraerea “Ravenna” di Rimini e un gruppo di Marò del reggimento San Marco.

Nonostante il brutto tempo, la manifestazione si è svolta con larga partecipazione popolare, anche la sera, quando, dopo un “vino d’onore” offerto ai presenti grazie alla collaborazione della Pro Loco, sono state deposte secondo tradizione coroni di alloro al monumento a Casati, alla lapide che ricorda la data del X Agosto presso l’omonima piazzetta del centro di Corinaldo, al Sacrario e infine al Monumento della vittoria alata dove è stato eseguito un toccante “silenzio”.

A conclusione della giornata celebrativa, sempre al teatro Goldoni, si è tenuto l’altrettanto tradizionale concerto del corpo bandistico Città di Corinaldo, apprezzato e attentamente seguito da autorità e cittadini ivi convenuti.

dal comune di Corinaldo  www.corinaldo.it

Redazione Valmisa
Pubblicato Domenica 16 agosto, 2009 
alle ore 15:18
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