Ostra Vetere, accensione del tricolore sul monumento ai caduti
In occasione della celebrazione della giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate per il prossimo 4 novembre.
Come sta avvenendo ormai da tempo in tutta Italia, anche a Ostra Vetere l’Amministrazione Comunale continua a proporre suggestive illuminazioni con i colori della bandiera nazionale sui maggiori monumenti cittadini in occasioni di particolari ricorrenze ufficiali.
E’ già accaduto nel recente passato e si sta lavorando per ripetere analoga iniziativa in occasione della celebrazione della giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate per il prossimo 4 novembre.
Il Sindaco e la Giunta, con l’occasione, rivolgono un pensiero a tutta la cittadinanza con queste parole: “Care concittadine, cari concittadini, dal 4 Novembre il Monumento ai Caduti nella piazza del Municipio si tingerà del tricolore per ricordare le vittime della Grande Guerra Mondiale e tutti coloro che combattono in prima linea per completare l’Unità Nazionale che, con il “Bollettino della Vittoria”, annunciava come l’Impero Austro-ungarico si arrendesse all’Italia in base all’armistizio firmato a Villa Giusti, nei pressi di Padova. Con il successivo trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919), l’Italia completava l’Unità Nazionale con l’annessione di Trento e Trieste.
Per tale motivo, il 4 novembre in Italia è festeggiato come giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Ma la celebrazione vuole anche ricordare le vittime militari e civili di tutte le guerre, i cui nomi sono incisi nel Monumento ai Caduti simbolo dell’Unità Nazionale, che ci esorta a resistere con coraggio e determinazione per infondere fiducia e speranza nel futuro, anche in un momento così difficile come il presente, che potrà essere superato solo con il concorde impegno di tutti”.
E se il 4 novembre si ricorda l’Unità d’Italia raggiunta con gravi lutti nel corso delle Guerre di Indipendenza e della Prima Guerra Mondiale, che ha completato l’unificazione dell’Italia e degli Italiani sotto la guida della corona reale, e poi restituita alla democrazia con gli immani sacrifici della Seconda Guerra Mondiale, quella odierna è un’altra guerra che l’Italia sta affrontando con un nemico invisibile e insidioso, che sta mettendo a dura prova il nostro sistema. Oggi i nostri patrioti non indossano abiti militari, ma camici bianchi e l’unica arma è la medicina.
Quest’Italia martoriata dalla pandemia ha una corona in testa diversa, molto diversa da quella del primo Re, drammaticamente diversa. In questo mese in cui ricorre il giorno dell’Unità Nazionale del 4 novembre 1918, saremo ancora tutti a distanza o forse chiusi in casa con i nostri pensieri, ma fiduciosi in un cambiamento favorevole, che non tarderà ad arrivare.
Cerchiamo tutti quanti di riporre fiducia nelle azioni degli uomini che in questo complesso e drammatico momento guidano l’intera comunità nazionale verso il ripristino di una normalità che non mancherà di riaffermarsi tutti insieme uniti verso un unico obiettivo.
“Agli uomini politici che passano dalla critica all’azione, assumendo le responsabilità del governo, si muove spesso l’accusa di mutare le loro idee; ma in verità ciò che accade, non è che essi mutino, ma le limitano adattandole alla realtà e alle possibilità dell’azione nelle condizioni in cui si deve svolgere necessariamente. Giovanni Giolitti, politico italiano, più volte Presidente del Consiglio”.
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