Una persona su due, nella fascia tra i 17 ed i 35 anni, si intende di scommesse e scommette. Stiamo parlando dunque di un 50% di scommettitori su tutto il territorio italiano.

Tuttavia, il primato sulle scommesse arriva dal Kenya. Secondo i dati forniti dalla Geo-Poll, il 76% della popolazione del paese africano pratica questo “hobby” – parliamo di tre persone su quattro.

Un numero impressionante trattandosi proprio del continente nero ma non così sorprendente se si considera che la causa scatenante sembra essere legata all’arrivo di accesso a internet mobile sul territorio che prima di qualche mese fa, risultava completamente vergine al web. Congiuntamente alla mutazione di un mercato più benevolo, dal punto di vista dei prezzi, la disponibilità di dispositivi dal basso costo ha incentivato il dilagare del web in pochissimo tempo, e spesso senza precauzioni o formazione di sorta, considerando anche che la fascia d’età preponderante, in Kenya, è proprio quella tra i 20-30 anni, ovvero il fruitore tipo a cui siamo abituati anche in Europa.

Cosa succederà adesso con il dilagare delle scommesse in Africa

Come si legge in un’intervista a Gianluca Landi, l’interesse per le scommesse sportive in un nuovo Continente quale l’Africa, quasi completamente vergine a questa tipologia di business, porterà grandi benefici in termini di nuovi giocatori nel sistema, volumi maggiori e nuovi campionati nei palinsesti dei bookmaker che dovranno di fatto adeguarsi alla nuova domanda. Sia il Continente Africano, che gli Stati Uniti d’America, con l’introduzione nella legislazione dei singoli Stati del betting, potrebbero portare nei prossimi anni maggiore liquidità anche nel betting exchange e rendere questa nuova modalità ancora più popolare al grande pubblico.

Purtroppo però, non ci sono solo belle notizie e infatti, la rivoluzione digitale africana avrà risvolti anche negativi, come spianare la strada alle organizzazioni criminali e ai malintenzionati. Se c’è povertà e voglia di guadagni facili, è più semplice corrompere i giocatori, soprattutto se inesperti, e questo può evolversi in falsificazione di partite e altre modalità di estorsione virtuale. Inoltre, non tutte le piattaforme online locali rispettano le linee guida e le regolamentazioni internazionali. In Italia, portali come Voglia di Vincere casinò online e altri, ci insegnano che anche l’azzardo può dimostrarsi una passione sicura se praticata con responsabilità. Ma la sottile linea rossa può spezzarsi quando l’utente non è al corrente di come le sue informazioni possono essere utilizzate al fine di una truffa e rincorrere il desiderio di un profitto rapido, può risultare disastroso.