A Ostra e Corinaldo la “Camminata dei racconti”
L'11 ottobre 2020
Coraggiosi corinaldesi animati da fede e da un sentimento pacifista camminò nel 1939 da Corinaldo ad Ostra per invocare e pregare per la pace, mentre in Europa già infuriava la guerra. Uno sprazzo di luce in una stagione storica nella quale sanguinari dittatori condussero i popoli verso la catastrofe.
Molto umilmente verrà rievocato quell’evento e verranno condivise anche altre storie elaborate nell’ambito del progetto Memoteca, racconti sia impegnati che “leggeri”: una occasione per condividere tante memorie che caratterizzano i due borghi insigniti anche quest’anno del riconoscimento di Bandiera Arancione.
In questo modo i promotori intendono aderire alla Giornata nazionale del camminare: un passo dietro l’altro, attraversando colline, calpestando sentieri; partire da un paese e arrivare ad un altro è già una forma di racconto dove le parole hanno il suono dal trapestio di tanti piedi solcano un itinerario.
L’evento è organizzato dall’associazione Ge. St. O. e da h6z – guida Aigae Giuseppe Falcinelli, in accordo coi comuni di Corinaldo e Ostra; si attueranno le norme anti Covid comprensive delle più recenti disposizioni, posti limitati, informazioni e prenotazione obbligatoria al numero 3351038881 (Giuseppe), o all’indirizzo mail info@h6z.it, partenza alle ore 9,30 a Corinaldo presso la Fontana viale Dietro le Monache, arrivo previsto a metà pomeriggio presso il santuario della Madonna della Rosa a Ostra, distanza circa 16 km. Dislivello 280 m. adatto a tutti ma impegnativo, inadatto a passeggini, obbligatorie scarpe da tennis o trekking, possibilità di effettuare solo un tratto del percorso, ad es. il tratto corinaldese o il tratto ostrense. A metà percorso sarà possibile rifocillarsi con una colazione casereccia all’aperto, che fungerà, per chi vorrà, anche da pranzo, presso l’agriturismo Colverde Perticaroli, in caso di maltempo l’iniziativa è rimandata a data da destinarsi. Andare da un paese all’altro, camminando, è un lusso che possiamo concederci contrastando la routine della quale a volte siamo circondati.
E’ una occasione per praticare un diverso sguardo sul nostro paesaggio, all’insegna della lentezza che consente di apprezzare la bellezza dei dettagli.
Da
Massimo Bellucci
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