Svolto un nuovo sopralluogo alla Lanterna Azzurra di Corinaldo su richiesta della difesa
La Commissione di Vigilanza dei Comuni Misa-Nevola, sotto indagine, presente insieme a tecnici ed esperti in sicurezza
Su richiesta della difesa della Commissione di Vigilanza dei Comuni Misa-Nevola, è stato effettuato il 26 settembre un nuovo sopralluogo all’interno dei locali della Lanterna Azzurra di Corinaldo, discoteca teatro della strage dell’8 dicembre 2018, in cui morirono cinque adolescenti e una giovane mamma.
La Commissione di Vigilanza, insieme a proprietari e gestori del locale, un dj, due addetti alla sicurezza e due tecnici, è al centro delle indagini per cooperazione in omicidio colposo plurimo, disastro colposo, lesioni personali e falso: contestazioni dovute allo stato in cui si trovava l’immobile, alle sue dotazioni e alla sua messa a norma, in termini di sicurezza.
Tali aspetti, secondo la tesi dell’accusa, sarebbero concause della tragica calca che in quella notte maledetta costò la vita a sei persone e procurò il ferimento di decine e decine di ragazzi, con lesioni anche gravi.
La riapertura delle porte della Lanterna Azzurra è un atto richiesto, proprio alla luce di queste indagini, notificate agli interessati tramite avvisi di garanzia, dai difensori della Commissione di Vigilanza, che al locale aveva rilasciato la licenza per operare: sul posto, con i membri della Commissione stessa e i loro legali, tecnici ed esperti in sicurezza, i quali hanno esaminato e valutato le condizioni dell’interno della discoteca, concentrandosi in particolar modo, a quanto si apprende, su ambienti come un bar, il palco e il guardaroba.
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