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Secondo filone di inchiesta sulla strage alla Lanterna Azzurra di Corinaldo: 19 avvisi

Si tratta delle indagini su condizioni immobile, autorizzazioni e sicurezza. Cooperazione in omicidio colposo tra reati contestati

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Discoteca Lanterna Azzurra a Corinaldo

Nella tragica vicenda della strage alla Lanterna Azzurra di Corinaldo, arriva una notizia sul fronte di un altro filone d’inchiesta, a poche ore dalla chiusura di un capitolo del processo penale, per il quale sono arrivate sentenze da 10 a 12 anni per i sei ragazzi ritenuti colpevoli di omicidio preterintenzionale, lesioni personali ed episodi vari di furti e rapine.

L’avviso di chiusura delle indagini, secondo quanto diffuso dall’Ansa, è arrivato a 18 persone e una società, la Magic srl, tutte coinvolte a vario titolo nell’inchiesta sulle condizioni dell’immobile, sulle autorizzazioni e sulla sicurezza del locale da ballo di Corinaldo, nella cui drammatica calca persero la vita cinque adolescenti e una giovane mamma, nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018.

Tra i destinatari degli avvisi, i proprietari dell’immobile della discoteca, i gestori della Lanterna Azzurra, commissione comunale di vigilanza, con a capo il sindaco di Corinaldo Matteo Principi, due ingegneri, gli addetti alla sicurezza del locale.

I reati contestati vanno dalla cooperazione in omicidio colposo plurimo, alle lesioni a carico di 197 persone, in alcuni casi anche gravi, disastro colposo aggravato. Viene avanzata anche l’ipotesi di falso ideologico in atto pubblico.

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