La Giunta regionale ad Arcevia
Un segnale d’attenzione per l’entroterra marchigiano. È il senso della visita che la Giunta regionale ha compiuto, oggi, ad Arcevia, dove gli assessori regionali hanno incontrato gli amministratori comunali (compresi i capigruppo consiliari cittadini) e i sindaci dei Comuni confinanti: Barbara, Serra De’ Conti, Montecarotto, Castelleone di Suasa, Sassoferrato, Genga, Serra San Quirico, oltre al presidente della Comunità montana dell’Esino Frasassi, Fabrizio Giuliani, al presidente della Provincia di Ancona Enzo Giancarli, al direttore regionale dei Vigili del Fuoco, Leonardo Denaro.
L’incontro con l’amministrazione comunale di Arcevia ha toccato temi generali dell’area montana e questioni specifiche della cittadina: un paese che dai 14 mila abitanti degli anni ’50 è sceso agli attuali 5 mila. “Occorre invertire le strategie di sviluppo regionale – ha raccomandato il sindaco, Silvio Purgatori – riequilibrando le realtà locali attraverso un’identica attenzione per la costa e per le aree interne. È giunto il momento di rivedere questo modello che ha portato al progressivo impoverimento dell’entroterra. Occorre riprodurre nel territorio tutte le condizioni per una maggiore vivibilità, potenziando i servizi, le scuole, i trasporti e la viabilità”. Le richieste del sindaco Purgatori, ha sottolineato il presidente Gian Mario Spacca “rappresentano un’opportunità per approfondire i problemi dei piccoli centri, in sintonia con la mozione programmatica regionale, che propugna un modello di sviluppo regionale diffuso. L’incontro odierno sollecita la definizione di un progetto per l’entroterra marchigiano, alla vigilia dell’avvio della programmazione europea 2007/13, che dovrà vedere un’attenzione particolare per le zone montane e per la crescita di un’economia calibrata anche alle potenzialità dell’entroterra, dove ruralità, turismo e cultura sono un patrimonio di valorizzare”. Analoga sollecitazione è venuta dal vicepresidente regionale, Luciano Agostini, che ha condotto i lavori della giornata, dopo che il presidente Spacca ha lasciato Arcevia per partecipare all’inaugurazione del nuovo carcere di Ancona. Accanto ai problemi più generali della montagna, l’incontro è stato dedicato anche alla risoluzione di alcune questioni cittadine.
L’amministrazione comunale ha sollecitato una valorizzazione della strada provinciale che da Senigallia conduce in Umbria (“Deve ritrovare la sua centralità, non solo per le imprese che vi operano, ma anche a livello turistico, in quanto strada di collegamento tra il mare e l’entroterra”), il potenziamento della linea ferroviaria Pergola – Fabriano (“Potrebbe assumere una valenza ulteriore, prolungando il servizio fino a Macerata, Civitanova e Ancona”), un’adeguata dotazione di infrastrutture, portando sul territorio corsi universitari e istituti secondari superiori. Il sindaco Purgatori ha chiesto l’intervento regionale per il consolidamento della cinta muraria del capoluogo (per il ripristino occorrono almeno 5 milioni di euro, di cui 1 da reperire nell’immediato) e per le mura del castello di Loretello. La Regione, a questo proposito, ha suggerito di attingere ai fondi della dodicesima annualità Cipe, alla programmazione della legge 46 per l’abbattimento degli interessi e delle quote di ammortamento, all’utilizzo del fondo di rotazione per predisporre lo studio di consolidamento.
Le altre richieste comunali riguardano i lavori di ristrutturazione di Palazzo Pianetti, il sollecito inserimento del centro di Arcevia, e del territorio fino a Serrungarina, nella perimetrazione del Parco regionale Gola della Rossa e Frasassi (la Regione ha già iniziato l’istruttoria), l’organizzazione del premio scultura “Edgardo Mannucci”, di quello letterario su “Giovanni Procioni” (insigne studioso delle tradizioni popolari marchigiane) e delle celebrazioni del 70° anniversario della sepoltura di padre Giuseppe Gianfranceschi (che fondò e diresse la Radio Vaticana). Il Comune di Arcevia, inoltre, ha chiesto alla Regione un sostegno per il distaccamento della Caserma dei Vigili del Fuoco (è in attesa del decreto del ministero per l’Interno), il potenziamento dell’ospedale di comunità (in termini di servizi e di attrezzature), del “118” (molto spesso, ad Arcevia, non è previsto il medico a bordo e deve servire 18 frazioni, in un ambito di 126 Kmq), il sostegno al gruppo comunale di protezione civile, costituitosi il 12 gennaio scorso, un “ristoro” dei 680 mila euro di danni causati alla viabilità dalle piogge delle settimane scorse. Alla Regione, infine, il Comune chiede di inserire, nell’ambito del Testo unico sul turismo, la tipologia dell’albergo diffuso: “Un esercizio ricettivo, situato in un centro storico, dislocato in più stabili vicini tra loro, con gestione unitaria dei servizi alberghieri”.
da Regione Marche
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