L’opposizione di Trecastelli critica sulle quote per i figli a scuola
"L'amministrazione torni sui suoi passi"
Esprimiamo profondo rammarico e disappunto al cospetto della decisione, adottata da tutta la maggioranza in quota al partito democratico, di far gravare economicamente la frequentazione delle scuole pubbliche dell’infanzia di Trecastelli sulle famiglie con figli iscritti ai vari plessi.
Avevamo proposto l’abolizione della quota fissa pari ad € 160,00 per ciascun figlio frequentante, che le famiglie sono obbligate pagare una volta formalizzata l’iscrizione, e ciò a prescindere dal fatto che richiedessero o meno di usufruire del servizio di refezione scolastica.
Una decisione, quella assunta dalla maggioranza, adottata in palese violazione della legge(art. 1 L. 18.3.1968 n. 444) che prevede la frequentazione gratuita e facoltativa della scuola pubblica dell’infanzia.
Riteniamo che quanto accaduto ponga un ulteriore argine ad una politica che dovrebbe agevolare la natalità, peraltro anche discriminatoria ed insensata, avuto riguardo alla circostanza che i buoni pasto mensa a carico delle famiglie ammontano ad € 3.80 mentre quelli acquistati dai dipendenti comunali ad € 2.20.
A questo punto siamo a chiederci: e se le famiglie non dovessero pagare la quota fissa non dovuta per legge? Il Comune intenterà una causa per recuperare la quota? Segnalerà la famiglia ai servizi sociali come previsto dall’art. 7 comma 3 del regolamento mensa di cui avevamo chiesto l’abrogazione?
Nel nome del buon senso e della legalità auspichiamo che l’amministrazione ritorni sui propri passi mostrando di essere in grado di poter esprimere, con i fatti, una vera politica a sostegno delle famiglie di Trecastelli.
Da
Gruppo consiliare “Trecastelli#Insiemesipuò”
Nicola Peverelli
Giorgio Terenzi- capogruppo
Gloria Montironi
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