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Primo Consiglio Comunale a Ostra, minoranza: “Perso di vista obiettivo della nuova scuola”

"L'amministrazione Fanesi ha deciso di dirottare fondi per nuovo plesso su intervento non urgente: rattoppare scuola di Pianello"

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Consiglio comunale, sala consiliare di Ostra

L’adozione della variante al Piano regolatore, la messa in sicurezza delle scuole e il piano per le opere pubbliche 2019-2021.

Sono i temi dibattuti nel primo Consiglio comunale di Ostra a guida della neosindaca Federica Fanesi del 30 luglio 2019. Argomenti che la giunta precedente, con sindaco Andrea Storoni, aveva già ampiamente affrontato e ai quali aveva già cercato di dare una risposta più lungimirante e ponderata rispetto a quella proposta dall’attuale amministrazione.

Dal Consiglio, infatti, è emersa la volontà del gruppo di maggioranza sì di costruire un nuovo complesso scolastico, ma contemporaneamente, andando quindi in contraddittorio con i propri obiettivi, di destinare immediatamente una somma, non trascurabile, di 185mila euro alla scuola di Pianello per il miglioramento sismico (e non l’adeguamento). Soldi che verranno quindi sottratti a quelli messi da parte dall’ex giunta proprio per acquistare l’area per il nuovo plesso, pari a 400mila euro. Nessun piano alternativo a quello proposto dalla minoranza guidata da Storoni, quindi, ma solo la volontà di portare avanti un progetto già scritto, sottraendogli però fondi preziosi.

Complessivamente, spiega l’ex giunta, tra l’estinzione di mutui accesi in precedenza e l’apertura di spazi finanziari, sarebbe stato possibile sbloccare 3 milioni e 200mila euro per la realizzazione della nuova scuola. Difficile farlo se già parte delle somme vengono dirottate su interventi non prioritari. In alternativa sarebbe stato possibile impiegare quei fondi per compartecipare a una spesa già scritta, messa in bilancio e più urgente: l’adeguamento sismico della scuola Biancaneve, che attende ancora un via libera di fondi regionali.

“Se l’obiettivo era la messa in sicurezza per avere scuole più sicure – commenta la minoranza – c’erano scuole che ne necessitavano di più, come la Menchetti o la Biancaneve. Ma non c’è urgenza, perché non è solo l’indice di vulnerabilità che rende una scuola più o meno sicura. L’importante ora era dare la certezza di nuove scuole. Non rattoppare le vecchie”.

“Distogliere risorse già previste per fare altro e di diverso, significa allontanare nuovamente l’intera comunità dal raggiungimento di questo obiettivo – conclude l’ex giunta – Con il rischio di non centrarlo ancora una volta”.

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