Si è conclusa la campagna di scavi di Corinaldo
"Il sito scoperto in località Nevola ha grande valore storico e archeologico"
Si è appena conclusa la campagna di ricerche e scavi a Corinaldo, in località Nevola, nell’ambito del progetto ArcheoNevola, con la presentazione dei risultati avvenuta giovedì 12 luglio nella cornice della Chiesa di Madonna del Piano, con una relazione della dott.ssa Federica Boschi del DiSCi dell’Università di Bologna (direttrice dello scavo) e della dott.ssa Ilaria Venanzoni della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche.
Una serata conclusiva che ha visto la partecipazione di numerosi studenti di varia provenienza, che per un mese hanno lavorato con entusiasmo e dedizione, grazie al sostegno del Comune di Corinaldo e del suo Ufficio Tecnico, del Consorzio Città Romana di Suasa e della Fondazione Flaminia di Ravenna. Anche quest’anno la campagna è stata di grande successo e motivo di soddisfazione per gli archeologi, che hanno esteso l’esplorazione della necropoli picena e romana di recente individuazione.
“Il sito scoperto in località Nevola si afferma sempre più come di straordinario valore archeologico e significato storico– la riflessione della direttrice dello scavo, Federica Boschi- Oltre a nuovi dati sul nucleo funerario originario con la tomba principesca di età picena, dallo scavo delle sepolture di età romana vengono nuove e importanti acquisizioni, che permettono di comprendere meglio l’antico paesaggio funerario, la sua percezione durante i secoli e molti aspetti ideologici e sociali”.
L’esperienza del progetto ArcheoNevola continua, grazie alla collaborazione sinergica e concreta tra tutti gli enti e le istituzioni coinvolte: un bell’esempio di operazione corale, nella quale Università, Soprintendenza ed enti territoriali dialogano e lavorano fianco a fianco verso un obiettivo comune, nella soddisfazione e nel rispetto delle istanze di ciascuno.
“In bilancio- sottolinea l’assessore alle Politiche culturali e valorizzazione dei beni culturali Giorgia Fabri- dopo le recenti e importantissime novità scoperte lo scorso anno abbiamo inserito, con grande convinzione, le risorse necessarie per continuare la campagna di ricerche e scavi in situ, per il delicato restauro dei reperti recuperati e per l’organizzazione di diverse iniziative culturali divulgative, sicuri che questo giacimento culturale così scientificamente rilevante rappresenti una risorsa ulteriore per lo sviluppo e la crescita del nostro territorio.
C’è alla base una visione di un’archeologia sempre più calata nel contesto attuale, che interagisce con la vita quotidiana e che risponde a un approccio trasversale superando l’ottica tradizionale della frammentazione della conoscenza. Interessantissimi i risultati presentati anche quest’anno allacomunità e di questo non posso che ringraziare tutti i soggetti coinvolti; tengo inoltre a sottolineare come accogliere professori e studenti sia anche un modo diverso di vivere il nostro borgo, residenze culturali che tanto piacciono a questo Assessorato.”
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Valmisa.com e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!