Valmisa
Versione ottimizzata per la stampa

A Trecastelli si celebrano i 20 anni dell’associazione Terre di Frattula

Con una mostra che parte il 25 maggio

Optovolante - Ottica a Senigallia - Centro ottico e optometrico
Mostra Terre di Frattula

L’Associazione Terre di Frattula festeggia i suoi vent’anni con una mostra fotografica dal 25 maggio al 2 giugno 2019 a Trecastelli.


Tutto ha avuto inizio con la scoperta di una realtà locale antica: il nome Frattula compare in molti contratti di affitto nelle “Carte di Fonte Avellana”, secoli XI – XIII; nome ripreso in più occasioni nelle pubblicazioni di studiosi quali il Prof. Alberto Polverari, il Prof. Ettore Baldetti e il Prof. Manlio Brunetti (S. Pier Damiani, ecc.).

I monaci di Fonte Avellana, ovvero gli eremiti di S. Croce dell’Avellana sul Catria, che per voto e regolamento non potevano possedere ricchezze patrimoniali, come i terreni agricoli, a loro ceduti da ricchi signori per vari motivi, decisero di affidare quelle terre ai contadini che abitavano quei terreni: quasi tutti nella dorsale destra del fiume Cesano, da Corinaldo (Santa Maria in Portuno – Madonna del Piano), fino alle attuali località di Trecastelli, Roncitelli e dintorni di Scapezzano (Via Donnella) di Senigallia.

I successivi lavori di approfondimento e interpretazione portarono alla luce speciali modalità di coltivazione e di allevamento degli animali, come la presenza di querce e l’allevamento di maiali allo stato brado (pratica diffusissima fino a epoca recente, oggi ripristinata in varie località).

Da quelle letture scaturì l’idea di costituire un’Associazione (anno 2000) e di valorizzare, in quell’areale, l’antica sapienza e le varie esperienze con le nuove scoperte scientifiche e i bisogni di oggi: qualità, salubrità e rispetto dell’ambiente!

Questi sono i cardini base dell’esperienza avviata dai coltivatori di Frattula vent’anni fa, insieme agli Amministratori dei tre Comuni interessati: Corinaldo, Trecastelli e Senigallia.

Tra i principali prodotti dell’agricoltura tipica locale troviamo: vitigni e vini di alta qualità, cereali locali rispettosi dell’ambiente e pane (filiera corta) dal sapore antico, olio extra vergine di oliva arricchito da storiche varietà locali, allevamenti di animali rispettosi della normativa europea in materia di rispetto degli animali e qualità alimentare, ortaggi dal gusto genuino, distillati ritrovati, marmellate, miele e piccola pasticceria artigianale. Non meno importante l’artigianato artistico e B&B unici del genere.

Molti prodotti dell’enogastronomia tipica locale sono disponibili in vari punti vendita e in una certa ristorazione, ma soprattutto, in azienda. Per coloro che ne hanno la possibilità, magari una volta a settimana, la spesa migliore rimane quella fatta in campagna, direttamente in azienda, a contatto con il terreno, il prodotto e i produttori!

Oggi tutti quelli che hanno creduto nella rete, nella storia, nella valorizzazione di quel territorio e nella biodiversità (caratteristica tutta italiana!) “camminano con le proprie gambe”, con soddisfazione dei promotori dell’Associazione, che ora possono limitare il loro volontario impegno alla semplice gestione del marchio.

Commenti
Ancora nessun commento. Diventa il primo!
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Valmisa.com e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!