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“Fusione Castelleone di Suasa-Corinaldo, perché il sindaco non ha detto nulla?”

Paese Verde: "in Consiglio comunale non ha avuto comunicazioni da fare, comportamento da stigmatizzare"

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Carlo Manfredi

La notizia con la quale una nota dell’Amministrazione comunale di Corinaldo comunica che i Sindaci di Corinaldo e Castelleone di Suasa hanno incaricato il Segretario comunale di redigere uno studio dei fattibilità giuridico-tecnico-economico per realizzare la fusione dei due enti, ci impone alcune riflessioni come cittadini e soprattutto come Amministratori comunali.

Premesso che noi non siamo contrari a prescindere alle gestioni associate, sovracomunali e a tutte quelle attività politico-amministrative che possono garantire servizi adeguati ai cittadini con costi contenuti e razionali, il tutto però deve essere fatto in un quadro di regole e di rispetto delle funzioni di tutti i soggetti istituzionali, ma prima di tutto nei confronti dei cittadini.

Infatti abbiamo contribuito fin dal 2001 a costruire l’Unione dei Comuni Misa-Nevola e successivamente negli anni abbiamo sostenuto politicamente tutte le fasi di passaggio dei servizi e funzioni dal Comune all’Unione, in modo serio e responsabile. Oggi però veniamo a conoscenza di quella che potrebbe essere una svolta molto importante per il futuro della nostra comunità e il destino dei nostri cittadini, dalla stampa e questo per noi è un comportamento scorretto sia dal punto di vista politico che istituzionale.

Mercoledì 28 novembre 2018 si è riunito il Consiglio comunale e come di consueto all’ordine del giorno erano previste le comunicazioni del Sindaco, quale momento migliore poteva esserci per comunicare al Consiglio comunale una così importante decisione? Però niente, il Sindaco ha detto che non aveva comunicazioni da fare e ha concluso il Consiglio, tenendo all’oscuro di una possibile fusione non solo noi consiglieri di minoranza, ma tutti i cittadini castelleonesi che hanno appreso la notizia dalla stampa e sono stati diversi quelli che ci hanno chiesto lumi in merito.

Stigmatiziamo il comportamento politico e istituzionale scorretto del Sindaco che non ha informato il Consiglio comunale dimenticandosi che anche i Consiglieri di minoranza sono espressione e rappresentanza dei cittadini castelleonesi.

Simili decisioni non possono essere prese nelle segrete stanze del potere, ma devono essere condivise con tutti i soggetti interessati, a partire dai cittadini che sono i principali interlocutori, in modo chiaro e inequivocabile, invece veniamo a conoscenza dagli organi di informazione su scelte già fatte, compreso anche il futuro candidato Sindaco del nuovo Comune e che la fusione tra Corinaldo e Castelleone di Suasa potrà avvenire addirittura per incorporazione.

Ovviamente noi non abbiamo pregiudizi nei confronti di nessuno, tanto meno nei confronti del Sindaco di Corinaldo, persona che conosciamo benissimo e che gode della nostra stima. Ma questo modo di agire per noi è inaccettabile, tenere all’oscuro il Consiglio comunale su scelte che non possono riguardare soltanto la maggioranza consiliare, è un comportamento scorretto che lede i principi fondamentali della democrazia, della partecipazione attiva dei cittadini alle scelte condivise, regole tanto sbandierate dal Sindaco di Castelleone di Suasa e dalla sua maggioranza, ma che vengono disattese senza scrupoli.

Nei prossimi giorni ci adopereremo per fare maggiore chiarezza avvalendoci se necessario delle prerogative e degli strumenti che sono propri dei Consiglieri comunali e terremo informati i cittadini affinchè si faccia la dovuta chiarezza in merito alle scelte che l’Amministrazione comunale intende adottare in merito.

Da

Paese Verde

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