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Il Consiglio Comunale di Arcevia dà il via libera alla “Variante Verde” al PRG

Stop a consumo di suolo, recupero del patrimonio esistente, nuove costruzioni solo per enogastronomia e innovazione

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Arcevia

Martedì 13 novembre il consiglio comunale di Arcevia ha adottato la seconda variante al Piano regolatore generale, con il voto favorevole della maggioranza e l’astensione della minoranza.

Ora ci saranno due mesi per le osservazioni, un ulteriore passaggio in consiglio, l’istruttoria della provincia di Ancona e infine l’approvazione definitiva.

Una variante verde, in linea con le politiche dell’amministrazione, che mettono al primo posto lo sviluppo sostenibile, l’attività agricola, la tutela e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali ai fini turistico-ricettivi.

Niente consumo del suolo, recupero del patrimonio immobiliare esistente, nuove costruzioni solo se riguardanti piccole attività di qualità nel campo enogastronomico o di settori innovativi: queste le direttrici che sono state seguite per costruire la variante.

Il sindaco di Arcevia Andrea Bomprezzi dichiara: “Una variante per i cittadini, un impegno preso e portato a termine. Abbiamo ascoltato tutti e accolto le richieste in riduzione, sapendo che il comune avrà un minor introito per l’imu, ma abbiamo alleggerito i cittadini di un balzello insostenibile in un contesto di crisi. Già con questo primo passaggio in consiglio, si applicheranno le nuove previsioni urbanistiche per l’anno 2018. Un ringraziamento doveroso all’Ufficio Urbanistica, che ha lavorato molto bene e in sinergia con l’amministrazione, e alla commissione consiliare che ha elaborato proposte recepite poi dal responsabile. Arcevia si conferma realtà green, coerente con la missione strategica del comune, volta a recuperare l’anima agricola e le attività collaterali nel settore turistico, culturale e ambientale”

Ecco i dati principali della variante
– Totale domande in riduzione n. 50 in aumento n. 6.
– La riduzione della capacità edificatoria residenziale è pari a circa 12.570 mc ovvero 126 abitanti teorici pari al 1,87% della complessiva capacità edificatoria residenziale del territorio comunale.
– La riduzione della capacità edificatoria produttiva è pari a circa 130.000 mc ovvero a 28,58 % della complessiva capacità edificatoria; questa riduzione è legata quasi totalmente all’area intercomunale di Castiglioni.
– L’aumento della superficie agricola di circa 20 ettari pari al 0,17% dell’attuale superficie.
– La lieve riduzione degli abitanti teorici e la sostanziale conferma della dotazione delle aree a servizi di cui al DM 1444/68 (coincidenti alle zone F del PRG) comporta, in termini unitari, un aumento della dotazione di “standard” da 53 mq /ab teorici a 54 mq /ab teorici.

I dati dimensionali sulla previsione della riduzione della capacità edificatoria sono sicuramente rilevanti, soprattutto per le previsioni in ambito produttivo con lo stralcio dell’area intercomunale di Castiglioni, e fanno si che questa variante possa essere definita  grazie alla consistente previsione di riduzione della trasformazione del territorio in senso edificatorio, in sintonia con l’attuale quadro normativo regionale e nazionale e ad una generale necessità ambientale che chiede una drastica riduzione del consumo di suolo.

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