Ad Ostra Vetere si è consumato l’ennesimo naufragio della democrazia. Una seduta ‘fiume’ del Consiglio terminata alle 5 di sabato mattina. L’opposizione ha presentato oltre cinquanta emendamenti alle scellerate proposte dell’Amministrazione. Maggioranza consiliare, assessori e sindaco politicamente incapaci a sostenere qualsiasi confronto seri e pertinente sui provvedimenti, ma pronti a distruggere il futuro del nostro territorio con una semplice alzato di mano, regalando all’Unione dei Comuni di Senigallia e di Mangialardi ulteriori ‘pezzi’ del nostro Comune.

Una seduta ‘fiume’, dunque, quella del Consiglio Comunale di Ostra Vetere. Nove ore, dalle 21 di venerdì sera alle 5 di sabato mattina. Probabilmente, è stata la prima volta in assoluto, nella storia del paese al centro delle Valli del Misa e del Nevola, che una riunione di Consiglio si sia protratta fino a notte fonda. Gli unici a parlare i Consiglieri Massimo Bello, Andrea Santini e Giuseppina Codias, che si sono distinti su tutti i tredici punti iscritti nell’agenda dei lavori dell’Assise comunale con interventi, emendamenti e proposte per portare le proposte dell’Amministrazione non solo nella correttezza istituzionale, ma anche nel rispetto dello Statuto e dell’ordinamento. Per nove ore i Consiglieri di opposizione Bello, Santini e Codias si sono schierati compattamente contro dell’ennesimo atto di depauperamento e di smantellamento del Comune di Ostra Vetere a favore dell’Unione dei Comuni. L’ennesimo atto consumato dalla Giunta Pancotti, che in questi primi cento giorni di amministrazione dal suo insediamento, sta solo proseguendo e solo continuando l’opera di smontaggio, pezzo dopo pezzo, iniziato con la precedente Giunta Memè. Insomma, in quasi quattro mesi di governo, il sindaco Pancotti e la sua silente maggioranza PD altro non hanno saputo fare che perseverare in una decisione sbagliata ed innaturale per la tutta la comunità di Ostra Vetere: quella di portare avanti, senza tregua, il trasferimento di tutte le funzioni del Comune all’Unione!

Una riunione lunghissima, quella del Consiglio, in cui si è compiuto l’ennesimo ‘naufragio della democrazia’ e l’ulteriore atto di smantellamento del Comune di Ostra Vetere a favore dell’Unione dei Comuni voluta esclusivamente da Senigallia e da Mangialardi, a cui supinamente e incautamente Memè e Pancotti hanno risposto: ‘Obbediamo!’. Maggioranza consiliare e assessori nervosi, irritati e incapaci a gestire i lavori del Consiglio, ma soprattutto immersi in un totale e assordante silenzio di fronte ai tre più importanti provvedimenti iscritti all’ordine del giorno dell’Assise: l’uno sulle linee programmatiche di governo della Giunta, l’altro sulle Convenzioni e sull’Unione dei Comuni per la gestione associata delle funzioni e l’ultimo sul progetto di ampliamento del cimitero civico. Il Sindaco Pancotti? La sua ‘presenza’ è stata tanto inutile quanto assente! L’unico sussulto della maggioranza c’è stato, nel momento in cui sono stati messi di fronte alla mozione presentata dal Consigliere di minoranza Giuseppina Codias sulla ‘rateizzazione del pagamento delle tariffe relative al trasporto scolastico’, sulla quale, dopo un emendamento presentato dal Consigliere Bello, tutto il Consiglio ha votato all’unanimità un impegno rivolto alla Giunta di modificare a favore di tutte le famiglie l’attuale modalità di pagamento della fruizione parziale del servizio.

Il Gruppo consiliare ‘Lega-Fratelli d’Italia-Autonomia per Ostra Vetere’, invece, ha dimostrato competenza sugli argomenti, capacità di sostenere il dibattito e prontezza di intervento su ogni tema affrontato in Consiglio. Massimo Bello, Giuseppina Codias e Andrea Santini sono intervenuti su ogni provvedimento, presentando due dettagliate ‘questioni pregiudiziali e sospensive’ su due proposte di deliberazione all’attenzione dell’assemblea per evitare che fossero discusse ed approvate, ma rinviate ad altra seduta per un serio ed ulteriore approfondimento, e quindi ben oltre cinquanta emendamenti scritti sulle proposte vergognosamente portate in Consiglio dalla Giunta Pancotti per smontare, pezzo dopo pezzo, l’integrità amministrativa e l’identità territoriale di Ostra Vetere.

I Consiglieri di maggioranza, invece, visibilmente nervosi, non hanno proferito alcuna parola. Per nove ore sono stati in religioso silenzio. Probabilmente perché non avevano letto neanche un solo documento allegato ai fascicoli di ciascun singolo provvedimento iscritto all’ordine del giorno. Il Capogruppo Mauro Golini si è limitato, per tutta la durata serale e notturna del Consiglio, come del resto tuti i Consiglieri di maggioranza, ad alzare la mano, ma su ordine tassativo del Sindaco, dell’Assessore Brunetti o del Consigliere Martina Rotatori, già Assessore con l’ex Sindaco Memè! Ad oggi, non conosciamo il suono delle singoli voci di ciascun Consigliere di maggioranza! Nemmeno una parola per sostenere le proposte della loro Giunta e del loro Sindaco! Un breve, ma vuoto Intervento di qualche Assessore ha spezzato la monotonia del loro silenzio su provvedimenti vitali per il nostro Comune. L’unica manifestazione di pensiero di questa Amministrazione sono stati il loro nervosismo e la loro irritazione a fronte degli interventi puntuali dei Consiglieri di opposizione! Questa terza seduta consiliare ha dimostrato, oltre ogni ragionevole dubbio, la totale mancanza di strategia e un’incapacità di fondo a governare il nostro paese. Il loro programma amministrativo è sembrato quello contenuto nel ‘manuale delle giovani marmotte’, ma ancor più grave è stata la pochezza e l’approssimazione, con cui costoro gestiscono il Comune di Ostra Vetere!

da: Gruppo consiliare ‘Lega-Fratelli d’Italia-Autonomia per Ostra Vetere’