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Ostra Vetere: l’ANAS fa sparire un albero storico e se ne appropria indebitamente

Agorà Movimento Civico per Ostra Vetere chiede chiarimenti sulla presenza delle autorizzazioni necessarie all'abbattimento

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Albero tagliato a Ostra Vetere

Il 5 Agosto si festeggia la Madonna della Neve che, secondo la tradizione, fece nevicare in Agosto per indicare il luogo dove sarebbe dovuta essere costruita l’attuale Cattedrale di Santa Maria Maggiore a Roma.

Anche a Ostra Vetere c’è una chiesetta di campagna intitolata alla Madonna della neve, ed è situata lungo la strada Arceviese proprio all’imbocco della zona archeologica di Ostra Antica detta anche delle “Muracce”.

Ogni anno i fedeli del comprensorio si ritrovano il 5 Agosto pomeriggio per il rosario, la S. Messa e portano poi la statua della Vergine in processione per le campagne circostanti.

Tutto bello, nel rispetto delle tradizioni e se vogliamo anche un po’ folcloristico, ma quest’anno i seguaci della Madonna della Neve hanno avuto una amara sorpresa: il gelso secolare che piantonava da sempre la chiesetta di campagna e intorno al quale all’epoca dei nostri nonni si svolgeva il mercato con bancarelle e animali, era stato abbattuto, segato a raso… e di lui più nessuna traccia.

Le voci circolano veloci e viene fuori che ad abbatterlo sia stata l’ANAS perché considerato malato e pericoloso per la viabilità della strada arceviese.

Naturalmente lo sgomento prevale tra i residenti che si sentono estirpati della storia e delle tradizioni che quel gelso rappresentava e non si capacitano di come l’ANAS possa tagliare un albero secolare, in una proprietà privata, apparentemente senza nessuna ordinanza di una istituzione preposta a stabilire se l’albero è realmente malato e pericoloso, e soprattutto senza informare il legittimo proprietario, impadronendosi anche degli svariati quintali di legna prodotta dall’abbattimento.

Il Consigliere Comunale del Movimento Civico Agorà, Giordano Rotatori, presente alla manifestazione, chiede informazioni ai presenti e si mobilita per capire cosa sia effettivamente successo e quali siano le reali motivazioni per cui si è proceduto ad una così improvvisa e radicale soluzione.

E’ stata interpellata l’azienda Agricola Bucci, proprietaria del terreno che si è dichiarata assolutamente sbigottita per la decisione dell’ANAS di abbattere senza alcun preavviso un albero storico che oltretutto non sorgeva a ridosso della carreggiata e che puntualmente veniva potato proprio per impedire che i rami lunghi andassero invadere la strada arceviese.

Successivamente è stato informato il Sindaco e sono state chieste informazioni all’ufficio ambiente del comune sull’iter relativo all’abbattimento degli alberi dove ci è stato risposto che il Comune non centra con l’autorizzazione ma l’ANAS sembra abbia inviato una comunicazione in Comune.

Ancora non siamo riusciti ad entrare in possesso degli atti ufficiali quindi non siamo in grado di tirare conclusioni ma analizzando la normativa in merito viene fuori che:

L’art. 7 della legge 10/2013 descrive l’albero monumentale:

a) l’albero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali ovunque ubicate, (…) ovvero che recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali;

Per quanto ne sappiamo la normativa dice anche che:

1. Per abbattere un albero con un diametro superiore ad 80 cm va sempre chiesta autorizzazione all’ufficio ambiente del comune (solo se inferiore ad 80 cm può essere fatta esclusivamente la comunicazione di abbattimento certificando il diametro).

2. Il permesso è sempre obbligatorio anche se la pianta è secca o malata.

3. Un agronomo, o comunque un ente autorizzato deve certificare lo stato di malattia e o di pericolosità che ne giustifica l’abbattimento

4. Per chi abbatte un albero senza autorizzazione c’è una sanzione con obbligo di messa in dimora di un nuovo albero.

Abbiamo raccolto della documentazione fotografica e l’albero in questione non sembrava molto malato tanto che subito dopo la potatura risultava piuttosto rigoglioso, aveva un diametro di 140 cm e una circonferenza di 4,5 mt quindi, anche se andassimo in deroga a tutte le norme, sta di fatto che sia noi che i cittadini della zona ci stiamo facendo alcune semplici domande al quale auspichiamo che chi di dovere dia delle risposte chiare ed esaustive:

1. Chi ha certificato la malattia e la pericolosità dell’albero?

2. È possibile abbattere un albero in un terreno privato senza nemmeno informare il legittimo proprietario?

3. La legna ricavata dall’abbattimento che fine ha fatto e chi ne ha beneficiato?

4. …e soprattutto, la legge è uguale per tutti o vale la legge del più forte che fa sempre quello che vuole senza conseguenze?

Siamo in attesa dei chiarimenti dall’ufficio ambiente del comune per poi verificare con la proprietà del terreno se effettivamente sono state rispettate tutte le norme o ci sono i presupposti non solo per la protesta ma anche per una eventuale azione legale nei confronti dell’ANAS e, visto che il danno ormai è fatto, magari una petizione per la ripiantumazione dell’albero.

Da Agorà Movimento Civico per Ostra Vetere

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