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“Terre della Marca Senone, una fusione mascherata da unione”

Rotatori: "amministrazione di Ostra Vetere in silenzio, mentre le funzioni classiche sono tutte rimaste a Senigallia"

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Giordano Rotatori

Ormai la nuova amministrazione comunale di Ostra Vetere è decollata, la nuova Giunta è stata nominata e sembra essere operativa tanto che è stato già convocato il secondo consiglio comunale dalle elezione del 10 giugno.


Per chi se ne fosse dimenticato ricordiamo però che il comune di Ostra Vetere dal 16 marzo scorso è entrato ufficialmente a far parte dell’unione dei comuni delle “Terre della Marca Senone”, definita dalla passata amministrazione come una operazione epocale che ha portato alla costituzione di un ente sovracomunale che per la sua operatività e performance amministrativa sarebbe indispensabile per il nostro territorio.

Il problema è che in realtà così non è, perché se è vero che è indispensabile la collaborazione e l’integrazione tra i piccoli comuni, è altrettanto vero che un territorio così vasto con esigenze e aspettative completamente diverse tra loro non può avere benefici solo perché gestito dalla struttura burocratica di un comune capofila che da solo è più grande e più costoso degli altri messi insieme.

Il problema è anche che il nuovo consiglio comunale e di conseguenza i cittadini di Ostra Vetere non sono stati assolutamente informati sui programmi, i progetti e i costi di gestione dell’unione.

A dire il vero non sono stati informati durante la progettazione, con un piano di fattibilità che non porta firme e non si sa chi sia l’ente certificatore dove non si parla di costi di gestione ma si fanno precisi riferimenti all’Unione Terre della Marca Senone come unica soluzione a tutte le criticità del territorio.
Ad esempio quanto ci costerà la sede dell’unione con tutti i suoi uffici? Quanto incideranno sui bilanci dei singoli comuni il segretario dell’unione, il presidente dell’unione, la giunta, il consiglio, le commissioni e tutto l‘apparato burocratico conseguente?

Non c’è stata informazione durante la fase di costituzione, tanto che l’unica assemblea pubblica che trattasse l’argomento è stata organizzata dal nostro movimento, ed ora, nonostante venga citata anche nelle proposte di delibera consiliare, si continua a sottacere con reticenza qualsiasi avvenimento riguardi l’unione dei comuni.

A giugno il nostro Sindaco è stato nominato dal Presidente dell’Unione assessore ai “Giovani”, alla “Creatività” e alla ”Innovazione” ma si è guardato bene di informare il consiglio tanto che questa nomina non solo non è stata presentata all’o.d.g. dell’ultima seduta consiliare, argomentata e dibattuta, ma non è stata inserita nemmeno nelle comunicazioni iniziali del Sindaco.

Ci piacerebbe infatti sapere nel dettaglio quali attività amministrative sono comprese in queste deleghe e soprattutto chi sarà titolare delle deleghe, cosiddette classiche come “lavori pubblici” – “urbanistica” – “servizi sociali” – “turismo” – “bilancio” ecc., che determinano di fatto l’efficienza dell’attività amministrativa dell’ente.

Capiamo che le deleghe ricevute sono talmente bizzarre, come d’altronde quelle conferite agli altri sindaci, che diventa difficile argomentarle in un dibattito pubblico ma vogliamo ricordare al Sindaco che stiamo parlando del futuro dei nostri figli e quindi, se permette, vorremmo avere il piacere oltre che il diritto di dire la nostra su questo argomento.

Ci è stato spiegato da un altro primo cittadino del territorio che ancora i comuni hanno conferito solo un paio di funzioni quindi gli assessorati rispecchiano la condizione attuale dell’unione ma questa verrà adeguata quando tutti i servizi e le funzioni saranno stati conferiti.

La speranza è l’ultima a morire…. ma a questo Sindaco vorremmo dire che sembra sia mancata proprio la volontà politica perché se lui, ad esempio, fosse intanto stato nominato assessore all’urbanistica dell’unione Terre della Marca Senone anche se nessun comune a tutt’oggi ha conferito questa funzione, avrebbe avuto tutto il tempo, i titoli e anche il piacere, visto che è un appassionato di urbanistica, di studiare, valutare, confrontare approfondire e programmare la materia per un territorio così vasto in modo che se mai un giorno i comuni decidessero di conferire questa funzione sapremmo tutti di poter contare su un Assessore preparato e competente.

Questo non è successo adesso e probabilmente non succederà mai perché le funzioni cosiddette classiche oltre il personale e la comunicazione istituzionale sono tutte rimaste al capofila.
Quello che deve essere chiaro è che noi non siamo assolutamente contrari al concetto di unione dei comuni, siamo contrari a questa unione così come è stata concepita, oscenamente sbilanciata a favore del comune capofila per spalmare sul territorio i suoi costi di gestione e quelli dei suoi burocrati superpagati.

Noi non siamo contrari a forme di aggregazione tra i comuni tanto che siamo convinti che in un prossimo futuro dovremmo probabilmente dibattere anche sul tema della fusione ma, se è vero che il popolo è sovrano, questo deve essere fatto sempre alla luce del sole e non in qualche tavolo ristretto di rappresentanti di lobby di partito.

Con l’Unione Terre della Marca Senone i piccoli Comuni dell’entroterra saranno vincolati e ingessati nella loro operatività divenendo sempre più dipendenti e succubi del comune capofila che con questa operazione premeditata, bypassando il consenso popolare, si è inventato una fusione mascherata da unione.

A questo punto sarà nostro compito interrogare il Sindaco e l’Amministrazione su questo argomento e farci carico di informare la cittadinanza sulle evoluzioni in corso.

Da

Giordano Rotatori

Agorà, Movimento civico per Ostra Vetere

Commenti
Solo un commento
octagon 2018-07-29 13:18:56
CIT. oscenamente sbilanciata a favore del comune capofila per spalmare sul territorio i suoi costi di gestione e quelli dei suoi burocrati superpagati. I buffi da pagà enne m'belpò, noialtri stam' piagn' tra alluvione e tari ai massimi nazionali, l'avete voluto? La minestra ora la bevete tutta! Se lo volete, noiatri ve l'argalam'
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