Che Nizza sia una città speciale lo racconta una statistica: è la seconda città francese per capacità alberghiera dopo Parigi. Il turismo è effettivamente una risorsa economica fondamentale per l’amministrazione e in questo articolo cercheremo di spiegartene il motivo, elencando 5 cose di Nizza che vanno necessariamente viste anche soltanto in un soggiorno di 24 o 48 ore.

Il primo punto di interesse della lista è Place Masséna, nota per le sue mattonelle grigie e bianche e per le statue che, dopo il tramonto, assumono tutte un diverso colore. Disegnata da Joseph Vernier nella prima metà del XIX secolo, è il centro della vita cittadina e la porta a molte altre attrazioni, come ad esempio la Promenade du Paillon. Non è lontana neppure la città vecchia, caratterizzata dai vicoli stretti e dalle bellissime botteghe di artigianato, così come da bancarelle, bar e ristoranti che rendono questa parte di Nizza particolarmente animata; l’atmosfera è quella di un piccolo borgo, un mondo a sé stante da quello di fuori.

Tra i simboli di Nizza, la collina Castello ti guarderà dall’alto sfidandoti ad andarlo a trovare. Gli scalini sono molti, ma esiste la possibilità di prendere un ascensore che però, durante la stagione turistica, è spesso preso d’assalto. Non è rimasto molto dell’antica fortificazione, ma il panorama, la cascata e le aree verdi fanno sì che questa sia una delle aree di Nizza più apprezzate dai visitatori. Al punto quattro della lista possiamo citare la Promenade Des Anglais, la famosa via di 7 chilometri che è quasi un sinonimo della nostra parola “passeggiata”. Il lungomare degli Inglesi è famoso per le iconiche sedie blu che permettono a turisti e residenti di ammirare la baia: scommettiamo che lo farai anche tu?

Per ultimo ti consigliamo di visitare la chiesa russa ortodossa di San Nicola. La sua storia è relativamente recente, ma riuscirà ad affascinarti anche solo per l’aspetto, molto simile (non per coincidenza) alla famosa Cattedrale di San Basilio (quella della Piazza Rossa di Mosca). Fu costruita per venire incontro ai molti nobili russi che nel XIX secolo si recavano a Nizza per passare l’inverno al caldo, e a questi nobili russi non possiamo che dire grazie per questa strepitosa eredità.

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