Indagine CNA fra le imprese manifatturiere nelle Valli Misa e Nevola
E’ probabilmente la caratteristica di avere un economia diffusa plurisettoriale, prevalentemente di imprese di piccole dimensioni, a ridurre gli effetti di una crisi che sembra lambire anche l’area delle Valli del Misa e del Nevola.
E’ quanto emerge da una indagine che la CNA della Zona di Senigallia ha condotto in questi giorni fra i propri associati. Sono stati intervistati alcuni fra i clienti più rappresentativi che operano nel manifatturiero, verificando le attese e le sensazioni degli imprenditori dopo la chiusura delle ferie estive rispetto ai prossimi mesi di attività.
“Quello che emerge è un quadro condizionato negativamente dal clima generale di sfiducia e di incertezza che si respira e che genera un forte pessimismo generalizzato – afferma Marzio Sorrentino, Segretario della CNA zona di Senigallia – il fatturato complessivamente tiene: ma alcune imprese, pur avendo addirittura realizzato performance positive, si dichiarano fortemente preoccupate. C’è una situazione di attesa. Si aspetta di vedere cosa accadrà nelle prossime settimane”
Tre sono i fattori che destano particolare apprensione: il rallentamento degli ordinativi, sempre più a breve che non consentono un’adeguata programmazione; l’aumento degli insoluti e l’allungamento nelle scadenze dei pagamenti (ad indicare la minore liquidità in circolazione e il maggiore indebitamento), che determinano un ampliamento delle esposizioni a breve con il sistema bancario; l’aumento dei costi delle materie prime e l’impossibilità di aumentare i prezzi alla vendita per restare competitivi, che riducono sensibilmente i margini di profitto.
“Chi lavora con i grandi gruppi e chi esporta sembra reggere meglio la fase attuale – continua Sorrentino – chi è esposto sul mercato interno incontra maggiori difficoltà. Il mercato interno è fermo, questa è la verità. Per tutti c’è comunque la rincorsa all’abbattimento dei costi, spesso a scapito della qualità e rimandando gli investimenti”.
Le sorprese arrivano da chi meno te lo aspetti: sono spesso i clienti più importanti e ritenuti migliori a posticipare i pagamenti. E forte è la preoccupazione che qualcuno di questi cessi l’attività: a quel punto i crediti diventano perdite certe, creando forti tensioni finanziarie.
“Nel complesso, comunque, nella Valli del Misa e del Nevola il manifatturiero tiene le proprie posizioni, a differenza di quanto sta accadendo in altri territori – conclude Sorrentino – Occorre però, per affrontare le difficoltà dei prossimi mesi, che attorno all’artigianato e alla piccola impresa si crei un contesto favorevole, perché saranno queste a resistere alle incertezze generate da una crisi che si configura a livello globale. Occorre stimolare il talento imprenditoriale e sostenere la piccola impresa, riducendo il peso e i costi della burocrazia, avviare procedure che rendano più efficiente la Pubblica Amministrazione, alleggerire il carico fiscale sulla piccola impresa e sulle famiglie, agevolare l’accesso al credito, sostenere le imprese dinamiche che hanno potenziale di crescita e che investono in innovazione, promovendone l’internazionalizzazione, facilitare la partecipazione delle piccole imprese agli appalti pubblici”.
CNA SENIGALLIA
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