Ostra Vetere: Inaugurata la mostra di Memè e Autizzi
Inaugurata sabato 23 agosto ad Ostra Vetere, nel Chiostro situato a piano terra dell’ex Palazzo Marulli in un’affascinante cornice del centro storico, la Mostra “… Il Re deve vederli”, un titolo che racchiude l’essenza delle due personali, che vede protagonisti lo scultore Leandro Memè ed il grafico design Gabriele Autizzi, che faranno vedere le loro opere fino a lunedì 1 settembre.
Il Sindaco di Ostra Vetere Massimo Bello, il Sindaco di Ostra Lorenzo Cioccolanti, il Prof. Fabio Ciceroni e tanti altri ospiti intervenuti alla bellissima cerimonia di apertura ed inaugurale hanno “degustato” con piacere ed interesse le decine di opere d’arte allestite nei corridoi del Chiostro ed illuminate dalle luci interne del Palazzo.
Nel cuore di Ostra Vetere, dunque, nel Palazzo ove ha sede anche il Museo-Piancoteca, la Biblioteca-Emeroteca, l’Ufficio Iat ed altre sale espositive che ospitano la Mostra sui segreti della medicina antica, Leandro Memè e Gabriele Autizzi hanno fatto dono di sculture e di immagini grafiche originali, curiose ed uniche nel loro genere, che possono essere ammirate tutti i giorni dalle ore 18 alle ore 20 fino al 1 settembre.
La presentazione della mostra e delle opere dei due artisti è toccata naturalmente al Sindaco Massimo Bello, che ha definito i due artisti “oltre che due carissimi amici, anche due artisti contemporanei rappresentanti di quella creatività marchigiana che sa valorizzare il territorio e le sue peculiarità.”
I profili di Memè ed Autizzi è contenuta in un depliant, che ospita le loro note caratteristiche. Il primo lavora con il legno e dal legno riesce a creare sculture che “diventano poesia composta da nodi, rami e tronchi. Leandro è il traduttore rumoroso di versi scritti da Dio, il quale li ha ben nascosti nel cuore di tutti gli alberi. Non a tutti il Creatore ha fatto dono della capacità di leggere le rime legnose: gli “eletti” a questo meraviglioso compito si chiamano “Scultori” ovvero artisti che scrivono con lo scalpello la nuova forma di vita, cui invece la natura li aveva preposti… da alberi a magnifiche opere d’arte!”
Il secondo è un artista “nato nella marca – si legge nella nota a lui dedicata – millanta anni or sono: questa è la sua seconda reincarnazione. Vice e lavora nei limitrofi territori del pianeta terra meglio conosciuto negli spazi siderali come luogo finito nell’infinito. Gabriele Autizzi è famoso per i suoi scherzi e perché possiede due dadi, un ciclomotore spento e sette incisivi originali. L’ottavo è Enrico! Appare su internet perché mira alla fama ed alla immortalità cibernetica. Per l’occasione ha coniato questi versi destinati ai navigatori dell’autostrada telematica: “Io su internet ci vado come mi pare e piace tanto mia madre non lo verrà mai a sapere perché lei alla televisione guarda solo Beatiful”.
dal Comune di Ostra Vetere
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