“Ma quale bandiera arancione, Ostra ormai è Lerciolandia”
"Tantissime lamentele: il centro storico è ridotto a una lettiera a cielo aperto" - FOTO
Sollecitati dalle tantissime lamentele pervenuteci e partendo dall’assunto che la raccolta degli escrementi dei cani dovrebbe essere un gesto dettato anzitutto dall’educazione e dal buon senso dei padroni degli animali, è purtroppo una costante ormai appurare che esistono ancora molti proprietari che ad Ostra si disinteressano totalmente del decoro e dell’igiene delle aree urbane e suburbane, persistendo nella deprecabile abitudine di non raccogliere gli escrementi del proprio amico a quattro zampe.
La conseguenza è che parte della cittadinanza finisce per essere esasperata da questa lordura disseminata per le vie cittadine ed anche quei padroni ligi alle regole, finiscono per esserne coinvolti per il solo fatto di avere un cane, rischiando di essere additati come potenziali responsabili della mancanza del mantenimento del decoro urbano. A tal riguardo, la legge parla chiaro; l’ordinanza GU n. 209 del 6 agosto 2013 del Ministero della Salute recita testualmente che: “è fatto obbligo a chiunque conduca il cane in ambito urbano di raccoglierne le deiezioni e avere con sé strumenti idonei alla raccolta delle stesse”.
Come per tutti gli obblighi di legge, il mancato adempimento prevede sanzioni il cui ammontare viene delegato alle singole amministrazioni locali. Al di là dell’importo, il problema sostanziale ed annoso nel Comune di Ostra è quello del rilevamento delle infrazioni perché l’Amministrazione comunale, non disponendo di personale sufficiente a coprire le molteplici esigenze di controllo del territorio, lascia con eccessiva magnanimità che i vigili urbani svolgano principalmente compiti “scritturali” con il risultato che i trasgressori abituali la fanno puntualmente franca.
Le segnalazioni agli organi competenti non sono mai state minimamente prese in considerazione e l’invito reiterato dei cittadini agli agenti di Polizia Municipale a servirsi anche dei filmati registrati dalle telecamere posizionate nelle zone interessate, non è stato accolto. La ridicola scusante addotta è che tali dispositivi elettronici vengono consultati solamente per infrazioni e/o reati di maggior gravità e non per individuare i suddetti responsabili, pertanto la sorveglianza sul mantenimento del decoro cittadino è pressoché inesistente.
Nonostante il servizio di spazzamento per l’igiene urbana sia affidato ad una società esterna di Senigallia per un impegno di spesa annua di circa € 26.500, in realtà ad Ostra la pulizia delle deiezioni va a gravare quasi in toto su quei cittadini e su quegli esercenti che quotidianamente si trovano nella nuseante situazione di dover effettuare celermente un servizio di “ramazza” che non è di propria competenza.
Evidentemente non era sufficiente la vergognosa, insalubre e nociva situazione in cui versa il nostro Comune a causa del proliferare incontrastato dei piccioni e del loro guano con cui sommergono diverse zone del centro storico.
Questo, dunque, è il quadro che turisti e cittadini sono costretti ad ammirare soprattutto ora con l’inversione della viabilità promossa da questa Amministrazione, voluta anche per promuovere il passeggio e gli spostamenti a piedi… peccato solo che i cittadini siano costretti a fare lo slalom tra il pantano che ormai ricopre le principali vie cittadine ed i vicoli, tra il menefreghismo totale degli amministratori.
Benvenuti a “Lerciolandia”, città bandiera arancione (tendente sempre più al marrone).
Da
Comitato Sopravvivere ad Ostra
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