Ostra, la vera storia della bambola impiccata
...o quantomeno la versione appurata dal "Pasquino di Ostra"
L’estate 2017 di Ostra, che si sta per concludere, si è contraddistinta sia per il cambio della viabilità all’interno del centro storico che per la storia della bambola impiccata all’interno del cortile di Palazzo Censi-Buffarini.
Due storie parallele in un certo senso legate, o slegate, tra loro tanto da aver fatto scorrere fiumi di inchiostro sulla carta stampata, coinvolgendo anche le edizioni dei giornali nazionali. Migliaia di condivisioni sul web di giovani e meno giovani con posizioni più o meno critiche. Commenti spontanei di cittadini, ma anche articolati con interventi di partito a sostegno del Sindaco di Ostra in una situazione confusa e confusionale per fatti e circostanze che i protagonisti, (alcuni) non hanno ancora voluto spiegare per un imbarazzo in cui gli stessi si sono imprigionati!
Prima di addentrarci in un’analisi più specifica diciamo che Bambola è sinonimo di Bufala!
La presunta scritta intimidatoria sul muro ad angolo all’interno del cortile di Palazzo Censi-Bufarini recita: “State attenti…” nell’altro lato una bambola un “Ciccio Bello” appeso ad un cappio. Poi, il conteggio matematico di 1 + 1 + 1 = 3.
Che nel pensiero parlato è stato così interpretato:
Inversione traffico + scritta minacciosa + bambola impiccata = atto intimidatorio contro il Sindaco!
Risultato: buon gioco per il Sindaco.
Che non ha tardato a divulgare la foto della bambola impiccata sul web con un personale intervento sulla vicenda: “Forse potevate essere più originali, comunque al bambino/a che ci giocava vorrei dirgli che il bambolotto può venire a prenderlo. Adesso è al sicuro. Ma soprattutto perdonateli perché non sanno quello che fanno!”
(N.d.R. Perché scomodare il Santo dei Santi per una semplice vicenda terrena?)
Ma i fatti si sono subito chiariti.
La scritta non era rivolta al Sindaco ma era una questione di rivalità di un “gruppo di giovani”, dicono classe 2002, che si fronteggiavano a vicenda!
La bambola, adagiata abbandonata da giorni all’interno del cortile era stata vista da chi ogni giorno portava e porta a spasso il suo cane. Alcuni, forse per farla ritrovare l’hanno appesa. Il rivale o i rivali tra i giovani ignari di tutto ciò ha e/o hanno imbrattato il muro ed ecco che: 1 + 1 + 1 = 3.
Ma la vicenda, come si era gonfiata, a fatti spiegati, si è subito sgonfiata.
Ciò che è mancato è che una volta conosciuti i fatti, non si sia provveduto alla rettifica!
Ecco spiegata la storia tutta ostrense della bambola impiccata!
dal “Pasquino di Ostra“
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