La vicenda dei fratelli Cervi al teatro Misa di Arcevia
Sabato 22 aprile lo spettacolo "Cuori di terra" vincitore del prestigioso "Premio Scenario per Ustica"
Con l’approssimarsi dell’Anniversario della Liberazione d’Italia, e della ricorrenza dell’eccidio nazi-fascista di Monte Sant’Angelo nel territorio del Comune di Arcevia, la Stagione di Prosa del Teatro Misa di Arcevia promossa da Comune di Arcevia, ATGTP e Amat si prepara ad accogliere – sabato 22 aprile alle ore 21,15 – l’intenso spettacolo “Cuori di terra” dedicato alla vicenda dei sette fratelli Cervi, che è valso alla compagnia Teatro del’Orsa il prestigioso “Premio Scenario per Ustica”.
«In Cuori di terra ogni elemento possiede una sua giusta verità, in un bell’equilibrio che è insieme storico e teatrale, i linguaggi della scena capaci così di restituire, nella sintesi, nell’artificio, nella proposta per cenni, brevi passaggi, l’essenza di un clima, di un’ambientazione, tra discorsi, legami affettivi, che si trasmette con forza e quiete ad un tempo agli spettatori. Molto bravi gli autori e protagonisti, accompagnati dalle musiche suonate dal vivo. Una grande, preziosa cura d’insieme»: così l’autorevole critica teatrale Valeria Ottolenghi riflette su Cuori di terra – Memoria per i sette fratelli Cervi, spettacolo del Teatro dell’Orsa che sarà in scena sabato 22 aprile alle ore 21.15 al Teatro Misa di Arcevia.
«In un’aia di una corte contadina, sotto una barchessa o in una stalla, si potrebbe raccontare questa storia, il sacrificio di una famiglia reggiana unita come le dita di una mano» suggeriscono gli autori e interpreti Monica Morini e Bernardino Bonzani. «Così emblematica per il suo esito tragico, quella dei Cervi, rappresenta la vicenda di molte famiglie emiliane, di un popolo che matura una consapevolezza politica e sociale orientata verso i principi di solidarietà e di umanità, in un cammino di emancipazione che inizia sul finire dell’Ottocento e si manifesta con l’antifascismo e la Resistenza. Ma quello che rende più singolare la vicenda dei Cervi è la grande vitalità che si intravede; il coraggio, la capacità di iniziativa, l’intelligenza, l’arguzia, il clima di allegria con cui la famiglia visse dal principio alla fine la sua tragedia».
Continuano i fondatori del Teatro dell’Orsa: «Siamo partiti dall’oralità, come se di bocca in bocca, si facesse “filos” sulla paglia, sotto le volte della stalla. Abbiamo incontrato una grande ricchezza di situazioni, tante figure parevano venirci incontro e trasmettere una speciale energia epica. A dar linfa al racconto le parole dei libri di Alcide e Margherita Cervi, la visione delle lettere, dei documenti e degli oggetti del Museo, gli scritti di letterati e politici. Il lavoro ha preso cuore e vigore grazie alle testimonianze dirette e ai racconti a viva voce, come quelli di Maria Cervi, figlia di Antenore».
Cuori di Terra vinse nel 2003 il Premio Scenario per Ustica (che nel 2017 festeggia il proprio trentennale). Il prestigioso riconoscimento fu assegnato «per la lettura non agiografica della storia dei fratelli Cervi riletta nella complessità di una vicenda che connette impegno politico e battaglie quotidiane per l’emancipazione della persona e il progresso nelle relazioni umane, nel lavoro e nella società».
Il Teatro Misa si trova in Corso Giuseppe Mazzini ad Arcevia.
Info sulla serata e prenotazioni: 334 1684688, www.atgtp.it, www.amatmarche.net.
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