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Castelleone di Suasa: “salva” l’Indulgenza Plenaria del 2 aprile

A causa della chiusura della Chiesa di San Francesco di Paola, si potrà ottenere presso la Chiesa SS. Pietro e Paolo

La chiesa comunale di San Francesco di Paola a Castelleone di Suasa

Nonostante la chiusura della Chiesa di San Francesco di Paola, disposta dal Sindaco a seguito del sopralluogo dei Funzionari del Ministero per i Beni Culturali e della Protezione Civile, dopo gli eventi sismici che hanno colpito il centro Italia, l’Indulgenza Plenaria, nel giorno della Festa del Perdono a Castelleone di Suasa, che quest’anno avrà luogo domenica 2 aprile, si potrà ottenere ugualmente presso la Chiesa Parrocchiale SS. Pietro e Paolo.

La chiusura della Chiesa, infatti, è stata una amara sorpresa per la cittadinanza intera che, senza perdersi d’animo, ha organizzato il trasferimento della statua del Santo e pertanto tutte le funzioni, legate alla tradizionale Festa del Perdono, si svolgeranno nella Chiesa Parrocchiale.

L’anno scorso, in occasione della presentazione del restauro dell’antica croce dipinta su legno, risalente al XVII secolo, grazie alla donazione di Monsignor Umberto Mattioli, cittadino onorario di Castelleone di Suasa, il Cardinale Edoardo Menichelli, diede lettura della nota della Penitenziaria Apostolica, in cui Papa Francesco aveva concesso che nella Chiesa di San Francesco di Paola, fosse impartita la solenne Benedizione Apostolica.

Il Santo Padre ha anche voluto accordare, come riportato nell’apposito decreto in lingua latina sottoscritto dal Penitenziere Maggiore presso la Santa Sede, Cardinale Mauro Piacenza, anche l’Indulgenza Plenaria, valida per sette anni e rinnovabile “da lucrarsi una singola volta al giorno, alle consuete condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice) ai fedeli che, veramente pentiti e mossi da spirito di carità, nella devota partecipazione al sacro Perdono in onore di San Francesco, si applicheranno per un congruo spazio di tempo in pie riflessioni alla vista dell’immagine del Santo concludendo con il Padre Nostro, la Professione di fede e devote invocazioni alla Beatissima Vergine Maria e a San Francesco di Paola. I fedeli che, per malattia o altra legittima causa siano impossibilitati, potranno ugualmente conseguire l’Indulgenza plenaria, col completo distacco del cuore da qualsiasi peccato e con l’intenzione di poter adempiere quanto prima le tre consuete condizioni, mediante la recita delle preghiere con lo sguardo piamente rivolto verso un’immaginetta di San Francesco da Paola nell’offerta delle malattie e delle sofferenze della propria vita a Dio misericordioso”.

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