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Mensa scolastica, “caos e disinformazione” a Trecastelli

L'affondo dell'opposizione tramite il consigliere Peverelli

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Centro Il Maestrale
Nicola Peverelli

L’approvazione del centro unico di cottura a discapito delle cucine interne delle scuole dell’infanzia segna un impietoso negativo storico sul taccuino della maggioranza di centrosinistra Conigli.

La scelta di una modalità industriale e globalizzante del servizio di refezione scolastica si è concentrata su dati squisitamente numerici (con tanto di slides) sui quali l’attuale amministrazione non ha mai consentito il ben che minimo contraddittorio. Ammesso e non concesso che la scelta della centralizzazione della mensa produca economie per la macchina amministrativa, appare evidente che una scelta politica di tal fatta non può poggiare su meri dati aritmetici.

Invece, nel corso del consiglio comunale del 27 settembre la maggioranza ha puntato tutto sulle tecnicalità schierando tecnici delle competenti unità operative tra i quali ha spiccato l’accorato intervento (con tanto di replica) del preparatissimo dott. Maurizio Mandolini (dirigente ATS n. 8): intervento talmente accorato da generare in chi scrive la spiacevole sensazione di assistere all’esposizione della bontà di un “prodotto” che si vuole a tutti i costi “vendere”, che ha innegabilmente rivestito il ruolo dell’ “avvocato difensore” dell’amministrazione, con buona pace del principio di imparzialità sostanziale.

L’approccio umano e qualificante dell’attuale servizio di refezione scolastica è stato totalmente tralasciato dall’attuale maggioranza. I bambini delle scuole dell’infanzia consumano con grande entusiasmo un pasto di altissima qualità e palatabilitàpreparato e immediatamente servito ai piccoli ospiti ed anche quei bambini affetti da forme di autismo, più o meno gravi, hanno tratto dal profondo rapporto umano costruito con le attuali cuoche un indubbio giovamento. Ecco, dall’anno scolastico 2017-18 tutto questo non ci sarà più perché il servizio mensa verrà interamente esternalizzato.

Un bel salto nel vuoto perché non possiamo conoscere in anticipo il nominativo dell’impresa che vincerà la gara di appalto pubblico, tant’è che la sicumera – che il sindaco Conigli ed i tecnici intervenuti in Consiglio hanno ostentato – ha destato non poche perplessità.
Ma se è vero, perché lo è, che i genitori non hanno avuto alcuna voce in capitolo riguardo ad una scelta imposta dall’alto nel giro di pochi mesi, è altrettanto vero che ai genitori non può essere negato il diritto di scegliere se aderire al pasto mensa o di preferire che il proprio figlio consumi il pasto portato da casa con innegabili risparmi per le famiglie (principio di recente affermato dalla Corte di appello Torino nonché reiteratamente riaffermato dal Tribunale di Torino). Il servizio mensa è un servizio a domanda individuale mentre la scuola pubblica dell’infanzia è gratuita. Sia chiaro per tutti!

A Trecastelli il pagamento di una retta per la scuola dell’infanzia pari ad € 160,00 annui costituisce una cattiva pratica sulla quale l’amministrazione comunale ha manifestamente disinformato. Tale balzello non costituisce altro che il pagamento dell’iscrizione alla mensa scolastica e null’altro. Nessun genitore può esserne obbligato al pagamento e se in passato molti genitori hanno soprasseduto lo hanno fatto potendo confidare sull’eccellenza delle cucine interne.
Ora tutto cambia, perché ora quell’eccellenza delle cucine interne di cui fino a ieri tutti (sindaco e assessori compresi) si facevano vanto costituisce un problema, e lo scenario imposto da questa amministrazione creerà incertezza ed una drastica riduzione delle adesioni al servizio mensa.

 

da Nicola Peverelli
Trecastelli ai Cittadini

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