Ostra Vetere: chiesto un anno ed otto mesi per il Carabiniere che sparò al ladro in fuga
Nello scontro a fuoco perse la vita un 24enne albanese
La Procura di Ancona ha chiesto una condanna ad un anno e otto mesi di prigione per M.B., l’appuntato dei Carabinieri che sparò contro l’auto dei tre ladri in fuga, uccidendo Korab Xheta, 24enne albanese che si trovava sul sedile posteriore.
I fatti si svolsero in contrada Lanternone di Ostra Vetere il 1° febbraio 2015 . Il malvivente in fuga venne raggiunto dal rimbalzo del proiettile sull’asfalto che poi penetrò nella parte sinistra del lunotto ferendolo mortalmente.
Il tutto era iniziato intorno alle 18, quando la vettura in questione, un suv Mercedes bianco risultato rubato, era stato segnalato in fuga da Pian Volpello di Castelleone di Suasa con a bordo gli autori di un furto in un’abitazione. I militari avevano intercettato la vettura sulla provinciale: ne era scaturito un inseguimento terminato in via Canonici, Contrada Lanternone. Ipotizzando che l’auto fosse stata abbandonata dai malviventi, due Carabinieri erano scesi al fine di controllarla. Invece il suv, con i banditi a bordo, era ripartito a tutta velocità rischiando di investirli.
A quel punto l’appuntato, rimasto nella vettura di servizio, aveva aperto il fuoco quattro volte: uno di questi colpi raggiunse alla testa la vittima. Il 24enne venne trovato in fin di vita nell’auto abbandonata poco distante dagli altri due malviventi in fuga. Il ragazzo morì quattro giorni dopo in ospedale ad Ancona.
Nella giornata del 28 settembre la vicenda è arrivata sul tavolo del gup di Ancona Francesca Zagoreo: secondo il pm Mariangela Farneti, vi fu un eccesso colposo nell’uso dell’arma da parte dell’imputato. L’accusa è di omicidio colposo in quanto non avrebbe dovuto sparare in direzione dell’auto che cercava di sfuggire al controllo.
Ipotesi respinta con forza dalla difesa che sostiene, al contrario, che l’uso dell’arma fu del tutto legittimo e che il reato non sussiste. La famiglia del 24enne si è costituita parte civile: chiedono un risarcimento di due milioni di euro e 500 mila euro. La sentenza è attesa per il 7 novembre.
boia chi molla.
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