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Serra de’ Conti sede nazionale del Club Bandiera Verde Agricoltura

"Questa opportunità è frutto dell'intenso lavoro di coinvolgimento di molteplici soggetti, associativi e istituzionali"

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Il monastero di S.Maria Maddalena di Serra de' Conti

Serra de’ Conti potrebbe diventare sede nazionale del Club Bandiera Verde Agricoltura, da poco presentato in un convegno svoltosi alla Rotonda di Senigallia. Ciò è quanto viene comunicato all’Amministrazione comunale, a seguito dei contatti intercorsi, con una nota formale del 21 giugno c.a. a firma del Presidente della CIA – Agricoltori Italiani, dott. Secondo Scanavino.

Tale sede, di assoluto prestigio per la comunità di Serra de’ Conti, sarebbe collocata presso l’edificio monastico in fase di acquisizione da parte del Comune e costituirebbe un’opportunità importante per l’intero territorio provinciale e regionale, dando centralità nazionale all’intera Valle da Arcevia a Senigallia e un significato di nuovo valore alla nostra agricoltura, come espressamente indicato dalla CIA, sia “nella sua funzione tradizionale economico-produttiva” che per l’aspetto “valoriale di solidarietà sociale e di accentuati profili etici“.

Peraltro, secondo l’Associazione, “la nuova programmazione europea individua le molteplici figure soggettive” (giovani agricoltori, microimprese, ecc.), le “filiere corte e i mercati locali”, la “diversificazione verso attività extragricole, le attività finalizzate al restauro e alla riqualificazione del patrimonio naturale e culturale”, definendo concretamente i contenuti di un “nuovo modello di sviluppo” che peraltro è, in larga parte, già descritto nel documento “Il territorio come destino”, proposto a livello nazionale dall’Associazione medesima e già approvato dall’Amministrazione comunale con delibera G.M. n. 67/2016.

Questa opportunità è frutto dell’intenso lavoro di coinvolgimento di molteplici soggetti, associativi e istituzionali, che il Comune di Serra de’ Conti sta portando avanti in vista della valorizzazione del Monastero di S. Maria Maddalena, un’opportunità che si potrà estendere anche ai Comuni vicini e ai produttori agricoli della Valle sia in termini di stimoli allo sviluppo che di programmi comunitari.

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